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7° Forum della professione ortodontica: la multidisciplinarietà dei piani terapeutici

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Patrizia Biancucci

Patrizia Biancucci

lun. 27 settembre 2021

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Il 7° Forum SUSO della professione ortodontica era già sold out qualche giorno prima del 16-17-18 settembre 2021 a Torino, mentre in giro per l’Italia fioccavano congressi dopo la pausa legata alla Pandemia. Evento ibrido, partito in presenza dalla Dental School di Torino con i suoi limiti di capienza e seguito online da ortodontisti e non solo: si, perché il titolo della sessione plenaria era proprio questo - Non solo Ortho - con relazioni in accoppiata (ortodonzia e conservativa Castroflorio-Scotti, orto-perio Garbo-Aimetti, pediatria Mandelli-Pirola, a altri) che parlavano di multidisciplinarietà e di quanto l’ortognatodonzia entri in tutti i piani terapeutici, dai bambini agli adulti.

La sezione per gli Igienisti tutta concentrata su orto-perio con la Lectio Magistralis di Musilli, mentre alle assistenti è stato riservato lo scanner intraorale e il workflow digitale.

L’evento, organizzato magistralmente da Fabrizio Sanna, presidente provinciale Suso Torino e consigliere nazionale, con il supporto di Gianvito Chiarello presidente nazionale e Pietro di Michele, past president, si è sviluppato su tre livelli: politico, scientifico e umano. Molto graditi infatti i saluti in remoto di Ghirlanda, presidente nazionale ANDI, Ersilia Barbato presidente Collegio Docenti e la presenza di Raffaele Iandolo con un intervento che ha spaziato fino al marketing etico.

Questo prima della Tavola Rotonda dall’eloquente titolo “Allineatori ortodontici e il paziente al centro. Il cambio passo con il digitale”: moderata da Raoul D’Alessio, Antonio Pelliccia e Pietro di Michele, c’erano pressoché tutte le maggiori aziende produttrici di allineatori a dialogare con i clinici e a ricevere “spunti” per il futuro mercato ortodontico. Già a Modena era cominciato il dialogo con le aziende, questa volta tornate a Torino con tanta voglia di capire i bisogni degli odontoiatri e dei pazienti, informazioni preziose per orientare il settore.

Sull’aspetto scientifico niente da aggiungere ai numerosi complimenti per il livello delle relazioni e l’entusiasmo con cui i partecipanti hanno accolto l’originalità di abbinare settori diversi con quello ortodontico, compresa la Logopedia (Piancino-Ricci).

Ma quello che ha toccato il cuore di tutti e che ha commosso l’intera platea è stato il 1° Memorial Bracco, iniziato con i saluti di Gianluigi D’Agostino, presidente CAO Torino e di Virginio Bobba, presidente ANDI Torino e segretario culturale nazionale ANDI. È calato un silenzio assorto quando è partito il filmato che, attraverso foto ripescate negli album di famiglia, raccontava la vita del bambino, figlio poi padre, maestro, amico, una storia nella quale ognuno dei presenti (Manuzzi, Viora, Tanteri, Biancucci, Picchioni) aveva più di un ricordo, un aneddoto, una confidenza che li teneva legati indissolubilmente a un uomo verso il quale la gratitudine è stato il sentimento comune.

Certo, non potevano mancare le due figlie - Noi l’abbiamo amato, ma ci mancava, pensava solo a lavorare - incredule di fronte a tante dimostrazioni di profondo affetto da parte di tanti, di gente che loro neanche conoscevano.

Insomma, una formula congressuale decisamente vincente, quindi da riproporre, vedremo dove e quando.

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