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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avviato il “Global Patient Safety Challenge on Medication Safety”, un piano globale per ridurre del 50% entro i prossimi cinque anni gli errori nella prescrizione e somministrazione dei farmaci.
Secondo le stime, gli errori terapeutici riguardano annualmente circa 1,3 milioni di persone nei soli Stati Uniti, provocando quotidianamente, a livello globale, almeno un decesso. Rilevante è anche l’impatto economico sui sistemi sanitari nazionali, quantificato in un costo complessivo di 42 miliardi di dollari all’anno, quasi l’1% del totale della spesa sanitaria mondiale. Se la frequenza delle reazioni avverse è sostanzialmente analoga tra paesi ad alto e paesi a basso e medio reddito, in questi ultimi le ripercussioni misurate in termini di numero di anni di vita in buona salute persi a causa degli errori terapeutici si raddoppiano.
Obiettivo del piano è quello di affrontare le criticità dei sistemi sanitari che possono condurre ad errori terapeutici e provocare gravi danni, individuando strategie per favorire l’appropriatezza delle prescrizioni e l’aderenza terapeutica a tutela di pazienti sempre più informati e consapevoli dei rischi associati ad un uso improprio dei farmaci.
«Tutti ci aspettiamo di essere aiutati, non danneggiati, quando assumiamo farmaci», ha affermato Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS. «A parte il costo umano, gli errori terapeutici mettono a dura prova i bilanci della sanità. Prevenire gli errori salva la vita e fa risparmiare».
Al rischio di commettere errori terapeutici – nella prescrizione, dispensazione, preparazione, somministrazione e assunzione dei farmaci – da cui possono derivare gravi danni alla salute, sono esposti sia i pazienti che gli operatori sanitari. Potenzialmente, tuttavia, nessuno di questi – afferma l’OMS – è inevitabile. Prevenirli richiede però l’efficientamento dei sistemi sanitari mediante l’implementazione di procedure e best practices in grado di garantire a ciascun paziente il farmaco appropriato, al dosaggio giusto e al momento opportuno.
Pazienti, operatori sanitari, farmaci, sistemi e pratiche di terapia sono le quattro aree sulle quali è focalizzata l’iniziativa dell’OMS, che invita i Paesi a porre particolare attenzione ai pazienti che assumono contemporaneamente più farmaci per malattie e condizioni diverse e a quelli che affrontano la transizione da una modalità di cura a un’altra.
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