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Digitale un po’ meno sconosciuto grazie al Forum Ortodontico di Bologna

La tavola rotonda con: G. Farronato, M. Boccaletti, B. Barberis, J. Pierucci, A. Majorana, L. Rodella e M. Labanca.
M. Vignola

M. Vignola

gio. 26 novembre 2015

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Nel IV Forum SUSO svoltosi al Marriot di Bologna sabato 21 novembre, Paolo Picchioni, odontoiatra pediatrico, ideatore ed “anima” dell’evento quale ex presidente Suso, ha proposto ancora una volta con il digitale un problema contingente quale tema, mettendone in luce i vari aspetti più urgenti e problematici.

«Impossibile infatti restare sordi in studio e nella professione al richiamo dell’informatica ‒ dice. E lo dicono anche l’agilità di un archivio decennale organizzato in un tablet tascabile, da consultare amichevolmente, cartelle cliniche digitalizzate modificabili con estrema facilità, software performanti che conservano intatte, potenzialmente all’infinito, foto e radiografie».

Nel Forum Picchioni ha dato spazio all’entusiasmo per i vantaggi tangibili cui gli odontoiatri si stanno ormai abituando, ma resta cosciente del pericolo. Con la responsabilità del buon padre di famiglia, chiama pertanto gli associati a prendere nota dell’indaginosa questione informatica, invitando un valido “tecnico” (Roberto Longhin, avvocato) ad approfondire il tema dal punto di vista giuridico. Oscuri ai meno esperti, i trucchi del digitale rappresentano infatti costose prove di negligenza in caso di contenzioso ed offrono scappatoie ai più abili: integrità e autenticità del documento, tracciabilità delle modifiche, firma elettronica e privacy sono “cespugli” di un sottobosco tutto da esplorare, come è stato ben evidenziato anche nella lucida relazione dei giovani Alessandra Leone e Federico Picchioni.

Motivo di orgoglio per l’organizzatore del Forum, la nutrita risposta degli associati, soprattutto tra i più verdi di età. Merito di questo successo? «Lo attribuisco ad una sapiente diffusione dell’evento a mezzo stampa e internet» ma Picchioni tiene anche in dovuto conto i programmi curati nelle quattro edizioni del passato che sono andati affinandosi sempre più. Dal primo Forum del 2012, teatro di più argomenti, alle edizioni successive dedicate ora alla calata delle cliniche low cost, ora ai rapporti di consulenza che erano e rimangono problematici, mentre cresce il prestigio del Forum e con esso la fiducia accordata al sindacato consolidata attraverso il passaparola.

L’attenzione della quarta edizione deliberatamente compressa in una giornata e incentrata a Bologna per motivi logistici (l’originaria location di Rimini era più “scomoda” ricorda Picchioni) ha raggiunto il culmine con una Tavola Rotonda, grazie al suo successo, che è divenutane elemento distintivo. Protagonista assoluta la Sindone, Telo dai misteri irrisolti, che ha fatto fermare il tempo all’interno della sala conferenze.

L’ormai esaurita “Autopsia di un Uomo della Sindone” redatta da cinque cattedratici (Johannes Pierucci, Giampietro Farronato, Alessandra Majorana, Mauro Labanca e Luigi Rodella) firmata da un celebre sindonologo (Bruno Barberis) e da un giornalista (Massimo Boccaletti) è stato l’ennesimo tentativo di squarciare qualcuno dei tanti misteri che promanano dall’immagine, attraverso un’autopsia virtuale eseguita sulla stoffa, non sul corpo.

L’interesse più che profondo suscitato nell’uditorio per i risultati illustrati dai “periti settori” è stato forse la miglior ricompensa per i relatori riuniti attorno alla Tavola, ma ha reso “più vincente” la formula varata quattro anni fa da Picchioni, quand’era presidente Suso e portata avanti ora, attraverso di lui dall’attuale presidente, Pietro Di Michele.

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