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Senato, ordine del giorno ammette come forma societaria la Società tra professionisti iscritta all’Albo

Ufficio Stampa AIO

Ufficio Stampa AIO

lun. 24 luglio 2023

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AIO: si apra una battaglia di categoria per sostenerlo.
«È solo un ordine del giorno. Ma l’intento sposato dal governo di ammettere all’esercizio dell’odontoiatria le sole società tra professionisti va nella giusta direzione, quella da sempre sostenuta da AIO e più che mai noi rappresentanti di categoria dobbiamo porci come interlocutori dell’Esecutivo e delle Camere in questa fase».

Danilo Savini segretario sindacale AIO commenta l’approvazione in Senato di una sollecitazione a firma dei senatori Pietro Lorefice e Dolores Bevilacqua (M5S) a tutelare i pazienti odontoiatrici dal proliferare di “cliniche in forma commerciale dove prevale la logica del profitto”.

In origine si trattava di un emendamento presentato in fase di conversione del decreto legge 69 del 13 giugno, che pone rimedio alle infrazioni dell’Italia in ambito euro-comunitario; ora la proposta avanzata sotto forma di ordine del giorno è stata approvata dal governo Meloni. E lo impegna, com’è scritto, “nel primo provvedimento utile a intervenire sulla disciplina della forma societaria delle cliniche odontoiatriche prevedendo che queste possano esercitare nella forma di società tra professionisti”. «Si dirà che questo è già possibile ma, provenendo da un emendamento chiarissimo, la nostra lettura è che si intende consentire l’esercizio dell’odontoiatria a sole persone giuridiche inquadrate in forma di StP, iscritte all’Ordine e tenute ad aderire al Codice deontologico alla stregua di ogni iscritto», dice Savini (nella foto). E continua: «I proponenti correttamente ricordano come non siano mancati in questi anni casi di chiusure improvvise di catene di cliniche che hanno lasciato i pazienti senza cure o con interventi e terapie da terminare. Ora, dopo che per anni Associazione Italiana Odontoiatri è stata la sola a sostenere che la forma societaria deve essere orientata non al profitto ma allo sviluppo della qualità delle cure, siamo felici di trovare concordi con questo indirizzo anche altri rappresentanti dell’odontoiatria. Speriamo che una battaglia comune sia iniziata e di poterla perseguire con le idee chiare, insieme, senza fraintendimenti o ritirate dell’ultimo momento».

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