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Nasce SIPRO: il futuro della protesi

Costanza Micarelli

lun. 14 marzo 2022

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La Società Italiana di Protesi Dentaria e Riabilitazione Orale (SIPRO) nasce con l’obiettivo di modificare il rapporto tra le società scientifiche e il mondo odontoiatrico e con il focus di supportare le nuove generazioni nelle singole attività della loro vita professionale per accrescerne le loro capacità. Tra i “padri” fondatori, nonché attuale Presidente, troviamo la dott.ssa Costanza Micarelli a cui rivolgiamo alcune domande in merito alla nascita di questa nuova società scientifica.

Dott.ssa Micarelli, ci potrebbe prima di tutto illustrare quali sono stati i motivi che vi hanno spinti a creare questa nuova Società?
In un mondo già in fase di rapida evoluzione il COVID ha accelerato una trasformazione che ha investito tutto e tutti. L’intuizione che già in passato avevamo condiviso con il gruppo di colleghi che ha contribuito alla fondazione di SIPRO è diventata improvvisamente una necessità: affrontare il cambiamento facendo “squadra”, riunendo ogni esperienza e provenienza professionale all’insegna della massima inclusività per aiutare i colleghi, soprattutto i più giovani, a cogliere le nuove opportunità che le tecnologie ci offrono. I motivi della fondazione di SIPRO si trovano nelle nostre parole chiave, le parole che ci descrivono: inclusività, scientificità, pragmatismo, condivisione, evoluzione, mentorship. Per poter arrivare a concretizzare tutto questo serviva una realtà completamente nuova e del tutto libera di plasmarsi secondo il momento presente, guardando a viso aperto il futuro. Quello che ci colpisce nel nome è l’introduzione del concetto di riabilitazione orale.

Può approfondirci la filosofia e i valori che vi siete dati?
Crediamo che la disciplina protesica sia quella che maggiormente guarda al paziente nella sua totalità, potendosi inoltre articolare su diversi fronti, dalla protesi rimovibile a quella su impianti, dai restauri adesivi alle riabilitazioni su pilastri naturali o in pazienti trattati dal punto di vista parodontale. Il protesista è colui che chiude il cerchio del piano di trattamento, è dunque il responsabile iniziale e finale di ogni procedura, ed è necessario che abbia una visione completa di tutte le fasi. Inoltre sempre più abbiamo dimostrazioni di come una corretta riabilitazione della funzione orale sia fondamentale nel mantenimento dell’integrità del paziente nel suo complesso. Dalle riabilitazioni più semplici alle più complesse ogni tipo di terapia protesica deve essere ispirato alla cura del paziente nella sua totalità, ivi comprese le necessità socioeconomiche, ed in questo senso il digitale correttamente conosciuto ed interpretato è in grado di semplificare le terapie e di aiutare il clinico ed il tecnico ad avere una visione completa del paziente. Nei primi passi che la Società ha mosso nel panorama odontoiatrico si nota una particolare attenzione per i giovani.

Ci potrebbe dire qualcosa di più a riguardo?
Crediamo che la linfa di una società scientifica debbano essere i soci più giovani, soprattutto in un contesto di forte innovazione, come quello attuale. Ai più giovani è deputata la cura dei pazienti di oggi e di domani, e a loro va dedicata la massima energia associativa ed attenzione. Con l’idea che l’odontoiatria possa essere alla portata di tutti, SIPRO si propone come guida 365 giorni l’anno, costruendo un percorso continuativo e costante che accompagni il socio per diverso tempo. Vogliamo inoltre che i nostri giovani diventino i leader di domani, e per far questo bisogna cominciare da subito a dar loro responsabilità e ruoli operativi, e la giusta visibilità: solo così si garantisce la longevità di una associazione e in definitiva il futuro della professione.

Quali sono i vostri programmi formativi per i prossimi anni?
Sicuramente continueremo nel solco della massima concretezza, articolando i programmi formativi, come abbiamo fatto per il 2022, su due palinsesti: da un lato una solida e ampia offerta online riservata ai nostri soci e rivedibile per tutto l’anno, dall’altro una formazione in presenza basata sul congresso e sul corso di protesi digitale. Il tutto ispirato al pragmatismo: crediamo nella necessità che ogni attività formativa sia improntata alla trasmissione di informazioni pratiche, attuali ed attuabili, dai piani di trattamento più sofisticati a quelli più semplici. I percorsi didattici comprenderanno ogni volta che sarà possibile una parte pratica per confermare le nozioni apprese.

Ci può dare qualche anticipazione sul vostro primo Congresso?
Il nostro primo Congresso Nazionale si terrà il 27-28 maggio al centro di Roma, in un luogo di grande fascino e facilissima accessibilità, ad un passo da piazza Venezia e dalla stazione Termini. Un congresso pensato per tutti, giovani e meno giovani, per favorire anche un’esperienza di socialità perché soprattutto dopo questi anni di isolamento crediamo che ci sia bisogno di ritrovarsi possibilmente in un clima sereno, anche se purtroppo il contesto internazionale sereno non è. Vorremmo comunque che questo evento rappresentasse oltre ad un momento di alto valore scientifico e culturale, anche un evento aggregante per i soci e per tutti quelli che parteciperanno, sia clinici che tecnici che anche i nostri partner editoriale ed aziendali, per parlare di tutto quello che ruota attorno al titolo del congresso: “IL FUTURO DELLA PROTESI”. Relatori italiani ed internazionali focalizzati su un solo obiettivo: cosa faremo domani nei nostri studi e nei nostri laboratori per ottimizzare, migliorare, innovare. Massima qualità e massima fruibilità, questo il nostro motto per il congresso e per tutti gli eventi SIPRO.

Nota editoriale:

Tutte le informazioni sul sito www.siprotesi.it.

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