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Sono una giovane professionista da poco laureata che sta affacciandosi al mondo del lavoro in ambito odontoiatrico e che si sta scontrando con le difficoltà di emergere in un settore ormai caratterizzato da alti livelli di concorrenza basati purtroppo principalmente più su scelte economiche che professionali.
La nostra professione è basata prevalentemente su strumentario, apparecchi e tecnologia, senza i quali – come dice sempre anche il prof. Mauro Labanca – noi non potremmo mai non solo dimostrare le nostre competenze, ma neppure esercitare. Ho pertanto deciso di soffermare la mia attenzione sulla necessità di fondare le scelte relative all’acquisto di strumentazioni mediche non sulle allettanti offerte che il mercato quotidianamente propone, ma sulla necessità di garantire il più elevato livello di qualità ai miei pazienti. Possiamo essere portati a pensare che, a fronte di possibilità operative che sembrano simili, investimenti economici più onerosi non siano giustificabili. Tuttavia, un’attenta analisi dei vantaggi connessi all’adozione delle migliori tecnologie può far mutare il nostro pensiero.
A tal proposito mi accingo ad affrontare un tema che oggigiorno sembra essere scottante e motivo di dibattito nella comunità scientifica, paragonando l’utilizzo dell’elettrobisturi e del laser a diodi in chirurgia.
Mi ha spinto verso questa tematica il recente avvento sul mercato di un nuovo laser a diodi, il SIROLaser Blue (Fig. 1), che utilizza un’innovativa lunghezza d’onda, la luce blu, che si configura come potenziale rivoluzione nel mondo del laser a diodi, e che ho avuto modo di conoscere e apprezzare durante l’ultima edizione di IDS Colonia.
Normalmente, per agire chirurgicamente sui tessuti molli si possono prendere in considerazione tre diverse opzioni: il bisturi a freddo, l’elettrobisturi (o diatermocoagulatore) e il laser a diodi. Ciascuno di questi si differenzia in termini di emostasi, tempo di guarigione, larghezza e precisione di taglio, utilizzo o meno di anestetico e, ovviamente, in termini di costo dell’equipaggiamento. Poiché sono già stati ampiamente descritti e studiati in letteratura i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo del bisturi a freddo, ritengo sia invece necessario analizzare a fondo pro e contro dell’elettrobisturi vs. il laser a diodi, argomento ancora ampiamente dibattuto e controverso. Nella pratica clinica odontoiatrica quotidiana molti sono i motivi per cui si potrebbe o dovrebbe far ricorso ai succitati strumenti: frenulectomie, drenaggio di ascessi, sterilizzazione di canali endodontici, gengivectomie, allungamento di corona clinica, ausilio per la presa delle impronte e molti altri ancora.
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