DT News - Italy - Il Biopad® come coadiuvante emostatico nei processi di guarigione dell’alveolo post-estrattivo

Search Dental Tribune

Il Biopad® come coadiuvante emostatico nei processi di guarigione dell’alveolo post-estrattivo

L’ampia lesione ossea interdentale e il sondaggio ha rilevato una compromissione parodontale non trattabile che rende necessaria l’estrazione dentaria.
G. Gallesio, M. Mozzati

G. Gallesio, M. Mozzati

mer. 24 settembre 2014

salvare

La guarigione dell’alveolo post-estrattivo è un processo biologico di riparazione complesso che coinvolge più tessuti. Si tratta di una guarigione per seconda intenzione, indirizzata a colmare la perdita del dente con una rigenerazione ossea associata a una riepitelizzazione della mucosa superficiale con conseguente allungamento dei tempi.

La guarigione dei tessuti molli e duri è contraddistinta da tempi e meccanismi diversi che creano una competizione cellulare sempre vinta dai tessuti molli; infatti, le riparazioni dell’alveolo sono sempre a discapito del tessuto osseo in quanto l’osteogenesi si verifica più lentamente. La guarigione dell’alveolo è condizionata anche da altri fattori quali la saliva, le sollecitazioni meccaniche della muscolatura e del cibo e le sovrainfezioni batteriche. La presenza di saliva svolge un ruolo rilevante nel mantenimento della salute orale e nella lubrificazione e nella protezione dei tessuti molli dall’attacco batterico, soprattutto nelle prime fasi quando si hanno parti di tessuto lesionato esposto. Le sollecitazioni meccaniche che si esplicano durante la fonazione, la masticazione e la deglutizione da un lato sono positive, in quanto possono stimolare la vascolarizzazione, ma nello stesso tempo creano microtraumi sul tessuto in neoformazione. I nemici principali dei tessuti in riparazione sono in assoluto i batteri, che possono colonizzare la ferita e rallentare i processi riparativi o generare vere e proprie infezioni acute che portano alla necrosi dell’osso superficiale.
Nei pazienti sani le cellule epiteliali iniziano a migrare durante il primo giorno post-estrattivo e iniziano a proliferare in quarta giornata, mentre l’ossificazione inizia dopo 10 giorni ed è più evidente dopo 20 settimane. Il mantenimento dell’architettura dell’alveolo post-estrattivo dipende molto dalle procedure chirurgiche che devono essere il più conservative e delicate possibili, ma di grande utilità potrebbe essere anche l’utilizzo di un materiale da innesto che serva da barriera per proteggere il coagulo neoformato e nello stesso tempo faciliti la migrazione cellulare sulla sua superficie esterna per agevolare al massimo il sigillo della ferita.

I biomateriali possono essere utili sia per riempire questi difetti ossei, sia per garantire una buona emostasi e accelerare i processi di rigenerazione e guarigione dell’alveolo post-estrattivo. Tra i biomateriali presenti in commercio il Biopad® presenta queste caratteristiche. Si tratta di un collagene equino eterologo di tipo I, liofilizzato e sterile, in forma di blocchetti spugnosi, facilmente adattabili nei diversi difetti ossei proprio grazie alle caratteristiche fisico-chimico del collageno stesso. Il collagene costituisce un ottimo substrato per la crescita cellulare e favorisce la fibrinogenesi quando viene a contatto con il plasma del paziente, accelerando il processo coagulativo. Dal momento che il collageno attiva la coagulazione ematica associando una funzione di supporto plastico al processo cicatriziale e all’infiltrazione fibroblastica, può essere utilizzato agevolmente anche per il trattamento dei pazienti in terapia con antiaggreganti: in questi casi il biomateriale può aiutare la formazione del coagulo grazie al substrato che si viene a creare all’interno dell’alveolo post-estrattivo compensando il deficit di aggregazione piastrinica indotto dai farmaci.
La terapia antiaggregante viene comunemente adoperata nella prevenzione primaria e secondaria delle trombosi arteriose, le quali riconoscono come momento patogenetico principale l’evoluzione di placche aterosclerotiche verso l’ulcerazione e/o la rottura, con conseguente aggregazione piastrinica sulla superficie endoteliale danneggiata.
L’effetto antiaggregante può essere ottenuto con un solo farmaco o con l’associazione di due antiaggreganti diversi: in quest’ultimo caso, il rischio emorragico è più alto e necessita maggior attenzione al processo di emostasi.
Lo scopo di questo case series è di verificare l’efficacia del Biopad® come coadiuvante emostatico nei processi di guarigione dell’alveolo post-estrattivo in pazienti in terapia antiaggregante e verificare la sua capacità di fare barriera per proteggere il tessuto osseo dall’alveolite.
Sono stati inclusi nello studio 10 pazienti, 6 donne e 4 uomini, che necessitavano di estrazione dentaria in mandibola o in mascella. I pazienti hanno aderito allo studio previa compilazione di un consenso informato e di un questionario anamnestico. Tutti i pazienti erano in cura con il Tiklid® per problemi cardiovascolari; le estrazioni dentarie sono state eseguite in anestesia loco-regionale senza modificare o sospendere la terapia antiaggregante. L’anestetico utilizzato è stato la mepivacaina senza vasocostrittore e non sono mai state eseguite manovre di infiltrazione intralegamentosa e intrapapillare.
Questi accorgimenti sono stati adottati per non interferire con i processi di guarigione. Tutti i denti estratti presentavano gravi problematiche parodontali o endo-parodontali.
Le estrazioni sono state eseguite con tecnica chirurgica delicata tramite l’utilizzo di leve e pinze, senza eseguire osteotomia e senza danneggiare i tessuti perialveolari. Una volta estratto l’elemento dentario, all’interno dell’alveolo post-estrattivo è stato posizionato un blocchetto di Biopad®; per agevolarne la stabilizzazione è stato dato un punto a materassaio incrociato.
A 20 minuti dalle estrazioni è stata controllata la stabilizzazione del coagulo e i pazienti sono stati dimessi.

A ognuno è stato dato un foglio con le istruzioni post-operatorie da seguire. È stato eseguito il controllo il giorno dopo l’estrazione e a 7 giorni sono stati rimossi i punti di sutura.
Nessuno dei dieci pazienti ha avuto complicanze emorragiche post-operatorie e a 7 giorni tutti i pazienti mostravano segni di epitelizzazione parziale, in 4 casi completa, degli alveoli post-estrattivi.
Nonostante si tratti di soli 10 casi clinici per un totale di 22 estrazioni e di uno studio osservazionale, il Biopad® si è dimostrato essere un buon presidio emostatico. Infatti, pur non avendo sospeso in nessun caso la terapia antiaggregante, non si sono verificate complicanze emorragiche o coaguli esuberanti al controllo.
Possiamo anche segnalare un buon effetto barriera esercitato dal materiale da innesto, che ha garantito un buon isolamento dei tessuti profondi fino alla formazione del tessuto di granulazione negli alveoli più grandi di dimensioni, come per i molari; pur evidenziando un ritardo di guarigione, abbiamo potuto rilevare come il collageno sia stato utile per la migrazione delle cellule epiteliali fino alla chiusura totale dei difetti senza mai manifestare alveoliti.
La presenza di diversi formati in commercio agevola le manovre chirurgiche in base al difetto da colmare.
Come conclusioni possiamo affermare che si tratta di un materiale di facile utilizzo che ha evidenziato buone potenzialità biologiche sia dal punto di vista emostatico sia come induttore della riparazione dei tessuti molli.

embedImagecenter("Imagecenter_2_1389",1389,"small");
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement