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Biopsia liquida e personalizzazione della terapia

Francesco Riva (© Daniele Toscano).

mer. 16 ottobre 2019

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A Fiuggi, presso la Fonte Bonifacio VIII, si è svolto il Congresso Nazionale COI - AIOG & C.O.C.I. Questa è stata l’occasione per porre alcune domande al dott. Riva in merito ai temi di attualità trattati durante il congresso.

Buon giorno dott. Riva, innanzitutto ci può fare un commento generale sul Congresso?
Il congresso di Fiuggi ha visto la partecipazione di quasi 350 partecipanti e si è svolto presso le terme di Fiuggi, in una cornice ideale. Il programma era diviso in due sessioni, una per medici e una per igienisti oltre a una sessione unica nel pomeriggio che ha visto una notevole partecipazione.

Il Congresso si è incentrato sull’importante ruolo che la tecnologia ricopre in ambito medico. Ci potrebbe spiegare qual è lo stato dell’arte relativo al connubio tecnologia-medicina e quali sono le più recenti innovazioni e quelle che sono alle porte?
Innovazione Tecnologica nel Campo della Diagnosi e della Terapia, questo è stato il titolo del Congresso. Durante la sessione degli odontoiatra si è parlato delle tecnologie messe a disposizione dalle aziende sia nel campo della diagnostica sia della programmazione terapeutica. Quindi sicuramente un flusso digitale completo dalla diagnosi con la TAC fino alla programmazione chirurgica sul paziente e alla ricostruzione immediata di protesi con il Cad Cam.

Che ruolo ha la tecnologia in un’ottica di personalizzazione della cura del paziente?
Nel campo della diagnostica e specialmente nel campo tumorale si è parlato di un argomento molto attuale ovvero la biopsia liquida. Oggi è possibile veramente utilizzare questo sistema non cruento per poter sia fare una diagnosi sia per monitorare l’andamento della malattia rispetto ai cicli di terapia, chirurgica o chemioterapica e radioterapica stabilendo nel miglior modo possibile qual è la personalizzazione della terapia stessa. Si va sempre più incontro a una terapia personalizzata. Ormai il tumore e le malattie sono assolutamente in sintonia con quello che è il genoma del paziente, quindi andremo ad utilizzare anche la genomica, ovvero la possibilità che il paziente ha di contrarre e sviluppare la malattia. Pertanto si è affermato che la terapia personalizzata verso il paziente dovrà indirizzarsi sempre più verso la genomica e i sistemi di biopsia liquida.

Tra gli argomenti affrontati è emersa con forza la tematica del fumo. Come valuta la tecnologia della sigaretta elettronica e di altre alternative attualmente disponibili sul mercato?
Per quanto concerne il fumo, una delle cause maggiori di patologie tumorali del distretto del cavo orale, è stato accertato che è una delle maggiori cause di tumori. Il cittadino che fuma in maniera notevole ha 7 volte in più la probabilità di un non fumatore di contrarre una malattia oncologica e uno che fuma in maniera smodata e, beve in maniera smodata, né ha 35 volte in più la probabilità. Ogni anno muoiono 3.500 persone per causa di tumori del cavo orale. Per ridurre questo fenomeno abbiamo varie alternative: la prima, quella assolutamente consigliata, è smettere di fumare, ma è stato accertato ormai che le persone che smettono di fumare anche frequentando i centri antifumo sono veramente poche. Quello che possiamo consigliare sono alcuni device, ovvero degli strumenti per cui il paziente continua ad assumere la nicotina, motivo per cui il paziente fuma e causa di una vera e propria dipendenza. Tra questi possiamo citare le sigarette elettroniche che contengono dei liquidi che fanno assaporare il fumo al paziente e le sigarette a tabacco riscaldato che emettono nicotina, rendendo il paziente contento senza possedere la caratteristica del calore, il vero elemento che provoca il tumore oltre all’assenza di combustione che provoca processi e detriti catramosi.

Noi proponiamo prima di tutto di smettere di fumare e se uno non riesce di cercare di utilizzare questi sistemi che riducono del circa 90% la possibilità di contrarre un tumore.

Dove si terrà la prossima edizione?
Il congresso è nato dalla sinergia tra l’Università di Napoli con il Prof. Rengo, l’Università Sapienza di Roma e il Cenacolo Odontostomatologico del Centro Italia. Quindi liberi professionisti e docenti dell’accademia. È stato un successo coniugare varie particolarità sia di ricerca sia di pratica clinica. Il prossimo appuntamento è previsto il prossimo anno sempre a Fiuggi.

I presidenti del Congresso sono stati la dott.ssa Cannarozzo presidente nazionale del COI-AIOG, il prof. Rengo direttore della clinica odontoiatrica dell’Università di Napoli Federico II, il dott. Giacomi Vice Presidente Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia e dal dott. Riva presidente del Cenacolo Odontostomatologico del Centro Italia.

 

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