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All’insegna della protesi rimovibile l’International Days della Rhein83

L'intervento di Gianni Storni e Claudia Nardi.
m.boc

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ven. 16 giugno 2017

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“L’approccio moderno alla protesi rimovibile” cui era dedicato l'International Days della Rhein83 ha preso vita giovedì 8 giugno al Savoia Regency Hotel di Bologna, protraendosi fino a sabato.

Settecento persone circa hanno animato quella che è apparsa come una “Tre giorni” di festa e di affermazione dell’Azienda: in maggioranza rivenditori e distributori Rhein sparsi nel mondo con una nutrita rappresentanza di stranieri, soprattutto vietnamiti, indiani e cinesi, ma anche polacchi, turchi francesi e romeni, assieme ad altre rappresentanze.

Gruppi misti di odontoiatri e odontotecnici accompagnati dal Rivenditore di zona. Sono stati proprio gli stranieri a dar vita, nel giovedì iniziale, ad una carrellata, sul come viene concepito e affrontato il problema della protesi rimovibile sotto cieli diversi.

Seconda della serie, l’edizione 2017 ha trasformato un’iniziativa nata due anni fa, quasi per “gioco” come la definisce Claudia Nardi, contitolare della Rhein – in un nuovo successo, un must per il futuro. «Nell’edizione 2015 ne aspettavamo 200 – dice – e ne arrivarono il doppio provocandoci qualche problema logistico». Il miracolo si è rinnovato quest’anno perché invece dei previsti 400 ne sono approdati a Bologna quasi il doppio, di cui un buon 25 per cento è rappresentato dagli stranieri.

Alla base dell’affermazione, un lavoro organizzativo durato quasi un anno. Ma soprattutto, un efficace tam tam avente come sostrato la fitta rete di rapporti interpersonali creatasi in questi anni, come osserva Gianni Storni il socio. Rapporti personali che spesso si trasformano in amicizia. Oltre alla qualità del prodotto, ovviamente, è quella la vera ricchezza dell’Azienda, mentre il “plus” che identifica questa edizione è il livello (e il numero) dei relatori.

Altro elemento caratterizzante della secondo edizione quella che chiameremo la compattezza nella presenza e nell’ascolto. Nell’Auditorium non c’era il via vai che caratterizza molte relazioni, ma come un sol uomo la platea rimaneva intenta all’ascolto, con qualche imprevisto che invece di disturbare ha fatto piacere. Come la “goliardata” di alcuni odontotecnici della Calabria che hanno mostrato il loro entusiasmo per il mestiere e per l’evento, sciorinando un ampio striscione di plauso durante una relazione.

Il sabato l’evento si è aperto ai giovani e ai loro lavori e Mauro Bonanini, (Università di Parma), Ernesto Rapisarda (Università di Catania), Giovanna Murmura (Università di Chieti), Gianfranco Gassino (Università di Torino) e Giorgio Gastaldi (Università di Milano San Raffaele) hanno consegnato il Premio ad uno studente di Odontoiatria.

L’appuntamento per la terza edizione è fissato al giugno 2019: obiettivo già prefissato? Duemila partecipanti.

 

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