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Soluzioni innovative e nuovi materiali nell’ambito della protesi rimovibile

M. Montanari

M. Montanari

gio. 13 luglio 2017

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La riabilitazione protesica del cavo orale ha come passaggio fondamentale e imprescindibile l’esecuzione di un corretto piano di trattamento che deve coinvolgere tutte le branche dell’odontoiatria, dalla conservativa, alla parodontologia, alla chirurgia e implantologia, l’endodonzia fino all’ortodonzia e alla gnatologia.

L’obiettivo è seguire un approccio multidisciplinare per trattare il paziente a 360 gradi avendo ben chiaro la meta da raggiungere e cercando di gestire ogni aspetto e ogni problema nel miglior modo possibile.

La valutazione iniziale deve comprendere, non solo un approfondito esame intra-orale, ma anche un’attenta valutazione extra-orale. In particolare è necessario valutare il profilo, il sostegno dei tessuti molli periorali, la presenza e la profondità delle rughe naso-labiali, naso-mentali e periorali.

Altro aspetto importante da considerare nella scelta del tipo e della progettazione protesica è la valutazione del carico masticatorio che il paziente è in grado di sviluppare, perché questo influirà sulla possibilità di fare estensioni e sulla loro lunghezza, sulla necessità o meno di inserire un maggior numero d’impianti e quindi di fare interventi di rigenerazione ossea guidata.

Diversi studi in letteratura hanno valutato i parametri da tenere in considerazione nella scelta protesica (fissa o rimovibile), sottolineando come spesso nell’arcata superiore, e soprattutto in pazienti con parodonto sottile, sia più corretto eseguire una riabilitazione di tipo rimovibile per effetto del riassorbimento osseo centripeto tipico dell’osso mascellare.

A questo proposito è opportuno osservare come la protesi overdenture implanto-supportata sia in grado di fornire un’ottima stabilità e ritenzione, una migliore gestione igienica e contemporaneamente di dare al paziente la sensazione di avere una riabilitazione fissa.

La gestione del caso clinico deve essere fatta in ogni suo aspetto: dalla valutazione se tenere o meno un elemento dentario con terapia endodontica incongrua, alla scelta del tipo di preparazione protesica degli elementi mantenuti, alla gestione dei tessuti parodontali e perimplantari, fino alla scelta del tipo d’impianto, la sua lunghezza, morfologia e posizione. Tutti questi aspetti clinici devono essere attentamente valutati e interfacciati con le esigenze estetiche funzionali e igieniche del paziente da riabilitare.

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