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USA: Nella gestione dell’amalgama nuova regolamentazione dell’EPA

Nel tentativo di limitare l’impatto sull’ambiente, negli studi odontoiatrici dove si posiziona o si rimuove l’amalgama occorre d’ora in poi far uso di separatori. (Foto: ShrackiFoto/Shutterstock)

gio. 29 giugno 2017

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Washington – The Environmental Protection Agency (EPA) ha regolato in modo definitivo la gestione dello scarico nei sistemi fognari dell’amalgama dentale. Il regolamento, che segue da vicino i migliori protocolli di gestione dettati dall’American Dental Association (ADA), entra in vigore a partire dal 14 luglio. Il termine per adeguarsi concesso alla maggior parte degli studi dentistici è fissato al 14 luglio 2020.

Gli studi dovranno adottare dei separatori e sarà loro proibito di effettuare il lavaggio degli scarti di amalgama (ad esempio i filtri) scaricando nelle condutture. Il regolamento vieta inoltre l’uso di candeggina o detergenti contenenti cloro perché potrebbero provocare lo scioglimento del mercurio solido durante la pulizia del riunito.

Nel tentativo di ridurre le pratiche burocratiche verrà richiesto ai dentisti di compilare un relazione una tantum di conformità alla normativa, indipendentemente se utilizzano o rimuovono l’amalgama.

L’ADA, che ha lavorato con l’EPA per diversi anni alla definizione della normativa, ha elogiato l’Agenzia per ciò che considera «un approccio equo e ragionevole per la gestione dei residui dell’amalgama dentale».

Il Presidente Ada, Gary L. Roberts nel dichiarare che «l’Associazione condivide l’obiettivo dell’EPA di assicurare il recupero e il riciclaggio di tali scarti», ha aggiunto che la nuova normativa, a carattere federale, è indubbiamente da preferire al mosaico di leggi e regolamenti di vari Stati e località.

Anche se dall’odontoiatria proviene meno dell’1% di mercurio rilasciato nell’ambiente da fonti artificiali, l’ADA ha esortato gli studi dentistici a far proprie le pratiche di gestione ottimale di tali scarti. Nel 2009, l’Associazione si prese cura di modificarle perché incluse l’uso di separatori di amalgama conformi allo standard ANSI/ADA n. 108 traendo spunto dalle norme elaborate dall’International Organization for Standardization, ossia la Federazione mondiale degli organismi nazionali di normalizzazione.

In merito ai possibili quesiti connessi all’applicazione della conformità l’ADA si è impegnata a dare assistenza ai dentisti membri. L’ADA Business Resources collabora inoltre con la Health First, un fornitore che, oltre a compiere il servizio di riciclaggio, è in grado di praticare prezzi speciali ai membri dell’Associazione sui separatori di amalgama idonei al soddisfacimento dei requisiti imposti dalla normativa federale.

Nel dicembre 2016, l’EPA ha emesso una normativa finale che richiede alla maggior parte degli studi dentistici a livello nazionale di installare tali separatori, ritirandola dopo l’emissione, avvenuta il 20 gennaio, di un memorandum da parte della Casa Bianca rivolto alle Agenzie federali nel quale dispone il congelamento di tutte le normative, nuove o in via di definizioni.

Esentati dalla nuova regola sono i dentisti che praticano la patologia orale, la radiologia orale e maxillo-facciale, la chirurgia orale e maxillo-facciale, l’ortodonzia, la parodontologia e la riabilitazione protesica. Esenta inoltre anche quelli che non posizionano amalgama e che la rimuovono solo in situazioni impreviste o di emergenza (presumibilmente sono meno del 5 per cento di tutte le rimozioni) e sulle unità dentali mobili. Dentisti che hanno già separatori sono esentati per dieci anni.

L’EPA prevede che la conformità alla normativa potrà ridurre annualmente gli scarti annuali di mercurio di 5,1 tonnellate e di 5,3 tonnellate di altri metalli presenti negli impianti di trattamento di proprietà pubblica.

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