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Un nuovo metodo di valutazione delle cure primarie per combattere la malattia orale

La salute orale è sempre di più considerata una parte integrante di quella generale. Per questo gli esperti ritengono importante completare gli esami generali di routine con quelli orali. (Fotografia: Alexander velonte/Shutterstock)

mar. 24 marzo 2015

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NEW YORK - Secondo un rapporto pubblicato di recente, inserire la valutazione della cavità orale tra gli esami convenzionali di testa, orecchie, occhi, naso e gola (HEENT) potrebbe essere un metodo semplice ed efficace per ridurre i differenti livelli di salute orale in larga parte della popolazione. L'approccio è stato sviluppato per promuovere la collaborazione interprofessionale e le competenze riguardanti la salute orale tra gli addetti all’assistenza primaria.

Per la maggior parte di tali operatori, l'HEENT esclude l'esame di denti, gengive, mucosa, lingua e palato. Inoltre, la salute orale e il suo collegamento con lo stato di salute generale vengono spesso omesse nell’anamnesi clinica del paziente, nell’esame fisico, nella valutazione del rischio e nel piano di terapia. Pertanto, il passaggio dall'esame HEENT a un metodo che includa la valutazione della cavità orale (da cui il nome di “esame HEENOT”) potrebbe contribuire a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria orale e ad affrontare problemi di salute pubblica come carie della prima infanzia, cancro orale e orofaringeo da papillomavirus, sindrome della bocca secca e malattia parodontale.

Il metodo è stato sviluppato nell’ambito del programma TOSH (Teaching Oral-Systemic Health) del New York University College allo scopo di organizzare esperienze cliniche interprofessionali incentrate sulla salute orale in generale per l’infermiera, l’ostetrica e gli studenti di medicina e odontoiatria. Come parte del progetto, molti studenti di infermieristica, medicina e odontoiatria della New York University sono stati oggetto di simulazioni didattiche in classi interdisciplinari ispirate all’“HEENOT” comprensive di salute orale. «L’esperimento didattico – dicono i ricercatori – è collegato al crescente rinvio delle cure dentali primarie».

Il programma TOSH ha incrementato notevolmente la collaborazione interprofessionale tra gli studenti di infermieristica, odontoiatria e medicina" ha detto Ken Allen, professore associato al College of Dentistry dell’Università «Lavorando insieme, hanno formato un gruppo unito nell’insegnare e promuovere l’esame della bocca come una parte integrante della valutazione di ogni paziente, un aspetto spesso trascurato in passato». Intitolato “Putting the Mouth Back in the Head: HEENT to HEENOT”, il rapporto è stato pubblicato online il 20 gennaio sull’American Journal of Public Health prima di andare in stampa.

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