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Nuove linee guida per stabilire la gravità dei diversi tipi di cancro della cavità orale

Il cancro di testa e collo colpisce labbra, lingua, gengive, base della lingua, gola, laringe, cavità nasale e ghiandole salivari. Secondo la American Society of Clinical Oncology circa 63.000 persone sono state affette da cancro testa e collo negli Stati Uniti nel 2017 (Fotografia: Cedars-Sinai Medical Center).

mer. 7 febbraio 2018

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Los Angeles. Poiché gli attuali criteri di classificazione dei livelli di cancro testa e collo includono la dimensione dei linfonodi e collocazione, ma prendono minor spunto dal numero totale di noduli metastasi/positivi, i ricercatori al Cedars-Sinai Medical Center hanno proceduto al riesame delle regole di classificazione esistenti. Nella ricerca si è analizzato l’impatto numerico di linfonodi sui sopravvissuti e i risultati utilizzati per fondare nuove e migliori linee guida.

Per decenni, i medici hanno stabilito il livello e previsto lo sviluppo del cancro testa e collo basandosi principalmente su dimensioni nodali, sulla posizione e quanto sia diffuso il cancro oltre i linfonodi e dando quindi minor importanza al numero di noduli cancerosi.

Come risultato, le raccomandazioni sul trattamento da impartire e sui livelli del tumore sono basati sulle attuali Linee guida, ossia “le stesse sia che il paziente abbia 2 oppure 20 linfonodi positivi” dichiara Zachary Zumsteg, Assistente al Radiation Oncology Department del Cedars-Sinai e coautore senior della ricerca.

Incentrata sulla rivisitazione dei dati di 14.554 pazienti americani identificati nel National Cancer Database e curati tra il 2004 e 2013 per carcinoma cellulare squamoso della cavità orale (bocca, gengive e lingua), la ricerca ha rilevato che ad ogni linfonodo affetto da cancro corrispondeva un maggior rischio di morte. Di qui la conclusione degli studiosi: il numero dei linfonodi affetti dal cancro è un fattore predominante e indipendente, associato alla loro morte.

Con il nuovo sistema, basato sul numero di linfonodi affetti i pazienti vengono suddivisi in gruppi di analoga grandezza, ma con esiti diversi. «Il nostro studio ‒ osserva Zumsteg ‒ rivela che esiste un modo migliore per stabilire la gravità del cancro, il che ci renderà più capaci nel predirne gli esiti e nel fornire ai pazienti cure più personalizzate».

«Sebbene il numero di linfonodi affetti da cancro sia un concetto semplice che molti specialisti di cancro della testa e del collo hanno tenuto come vero per anni, i dati finora sono limitati» ha dichiarato Zumsteg. Gli autori della ricerca dicono di sperare che, in base alle nuove risultanze, la pratica clinica terrà ora in conto anche il numero di noduli benigni.

«Maggiore è il numero dei linfonodi maligni, minori sono le possibilità di sopravvivenza del paziente», dice Allen Ho, direttore del Head and Neck Program al Samuel Oschin Comprehensive Cancer Institute al Cedars-Sinai e autore principale dello studio. «Questo nuovo approccio potrebbe drasticamente semplificare il sistema di classificazione» ha aggiunto.

Il numero di noduli con metastasi è un indice della mortalità da cancro orale, che può mettere in ombra altri fattori come la dimensione dei linfonodi e la lateralità allorché viene prognosticato.

Lo studio intitolato “Metastatic lymph node burden and survival in oral cavity cancer” è stato pubblicato sul Journal of Clinical Oncology novembre 2017.

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