Quale divenire della professione? Le riflessioni di un componente della Commissione Bioetica CAO

Per decenni sulla professione ha gravitato la previsione di un promettente sviluppo e una disciplina organizzatrice a carattere ordinistico, cui si è affidato il professionista diligente, fatto di prudenza, serietà, parsimonia, equilibrata attenzione a tante sfaccettature che la professione presentava, sacrificando anche interessi particolari, quotidianamente impegnato com’era nell’arginare i crescenti costi e vincoli fiscali.

La incessante ricerca di nuovi sbocchi professionali, un forse troppo fiducioso abbandono ad istituzioni che non disponevano al meglio i presidi di vigilanza e la trascuratezza di alcuni valori meno tangibili quale una riflessione bioetica in seno alla professione, sono stati d’ostacolo a un processo di rinnovamento radicale che ha trovato naturale sviluppo con l’insediamento di una nuova presidenza dell’Albo Odontoiatri.

Permane tuttavia il dubbio (per non dire la certezza) che la professione debba considerarsi minacciata, ove non sovvenga da oggi in avanti, un elevato grado di consapevolezza che definisce la legge vitale dell’armonia e dell’arte, nell’ambito di un’odontoiatria ispirata da un tecnicismo esasperato.

Su questo delicato aspetto la Commissione Bioetica CAO si impegna ad aprire un confronto aperto con i colleghi che desiderano approfondire la questione.

Tags: