DT News - Italy - Odontoiatra titolare di struttura. Quali responsabilità?

Search Dental Tribune

Odontoiatra titolare di struttura. Quali responsabilità?

Mario Turani, Direttivo SIOF

Mario Turani, Direttivo SIOF

lun. 16 aprile 2018

salvare

Impressionante il cambiamento subito nell’ultimo ventennio dalla professione odontoiatrica, più di ogni altra disciplina medica. Il dentista “tuttologo” che si interessava di ogni problema odontoiatrico del paziente, non esiste più. O quantomeno rimane un sopravvissuto di un passato destinato a estinguersi, al pari dei dinosauri.

Oggi il modello vincente è quello dell’equipe, gruppo sinergico ove il singolo ha un suo spazio autonomo ma interconnesso e complementare col resto dei colleghi verso un obiettivo comune. Ed anche ove non vi sia la presenza di una vera e propria equipe, il singolo professionista nel suo studio, difficilmente potrà non avvalersi di collaborazioni esterne ad ausilio della quotidiana attività. Pensiamo alla gestione delle cure ortodontiche o di carattere implantare, che richiedono specifica competenza e un ormai inevitabile costante aggiornamento, anche formale e documentato.

Ecco quindi che molteplici e complesse mansioni, regolamentazioni e obblighi cui il professionista deve sottostare si estendono ad altre attività collaborative che comportano un coinvolgimento dal punto di vista logistico, deontologico e non per ultimo, giuridico.

Un’implicazione di responsabilità di massima rilevanza nella figura dell’Odontoiatra Responsabile di Struttura, figura che oltre alle responsabilità personali testé citate, si fa carico (in misura diversa ovviamente) anche delle attività svolte dal personale: assistenti e segretarie, igienista, odontotecnico, dei collaboratori esterni, degli aspetti fiscali ed assicurativi. Oltre, ovviamente, dei pazienti.

L’aumento di tali canali di “interfaccia” comporta necessariamente un incremento di problematiche, tant’è che il contenzioso odontoiatrico risulta oggi in continua espansione, vuoi per una maggior consapevolezza del paziente su ciò che viene identificato come “odontoiatrico”, vuoi per una sua ormai ridotta (patologica?) tolleranza dell’errore o di quello ritenuto tale, frutto, spesso, di un’interpretazione soggettiva e quindi difficilmente modificabile.

La Giurisprudenza non viene certo in aiuto. La recente Legge 24/17 Gelli/Bianco “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” segna il trionfo delle Linee Guida, assurte, per la loro sostanziale obbligatorietà, al rango di regole cautelari codificate e quindi prime ispiratrici di medicina difensiva.

Tali Linee Guida per la cronaca non esistono in odontoiatria, sussistendo invece “Raccomandazioni” emanate nell’aprile 2014 e nell’ottobre 2017 e all’origine di pesanti intrusioni nella sfera dell’autonomia professionale sanitaria. Di qui la cautela, una corretta informazione e una seria preparazione per far fronte ai tempi difficili che ci attendono.

Questi argomenti saranno trattati durante il congresso “Trasformare lo studio odontoiatrico in un’impresa di successo_2” che si terra a Marina di Carrara dal 21 al 22 settembre 2018. Scarica QUI la brochure provvisoria.

Tags:
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement