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Una revisione offre prove del legame tra microbioma orale e cancro

Una recente revisione fa luce su come il microbioma orale possa influenzare l’insorgenza e la progressione delle malattie (Kateryna Kon/Shutterstock).

SOLNA, Svezia – La cavità orale rappresenta un microambiente complesso in cui prospera una comunità microbica diversificata. Una recente revisione, condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet in collaborazione con ricercatori della Corea del Sud, dello Sri Lanka e dell’Australia, ha recentemente approfondito i microbi orali e il loro potenziale impatto sulle patologie orali, compreso il cancro orale. I dati raccolti nella revisione possono contribuire a migliorare la diagnosi e la gestione delle patologie orali.

«Il tema dell’associazione tra cancro e microbioma, anche nella cavità orale, è molto attuale», ha dichiarato a Dental Tribune International l’autore principale, il dottor Georgios Belibasakis, professore di biologia clinica delle infezioni orali e capo della Divisione di salute orale e parodontologia del Dipartimento di medicina dentale del Karolinska Institutet.

Parlando dei risultati più interessanti, ha commentato: «Esistono associazioni documentate tra condizioni displastiche orali, compreso il cancro orale, e il microbioma orale. Le associazioni non

Prof. Georgios Belibasakis. (Image: Georgios Belibasakis)

implicano necessariamente un rapporto di causa-effetto, ma può esserci un circolo vizioso tra l’instaurarsi di un microbioma disbiotico e la progressione delle patologie orali. Un aspetto importante è che le due componenti principali del microbioma orale, il bacteriome e il mycobiome, tendono ad agire sinergicamente nel deterioramento delle patologie orali. Inoltre, il microambiente tumorale, anche a seconda del tipo specifico, può favorire la colonizzazione e l’invasione di alcune specie microbiche che è clinicamente dimostrato essere associate a una determinata condizione neoplastica».

Lo studio ha implicazioni diagnostiche e prognostiche per la medicina orale e i ricercatori ritengono che i risultati potrebbero aiutare a spiegare la complessa interazione tra batteri e funghi nella cavità orale, portando così a una migliore prevenzione e gestione del cancro orale. Inoltre, il prof. Belibasakis ha osservato che lo screening delle alterazioni nella composizione batterica e/o fungina dei siti sospetti potrebbe fornire indicazioni precoci o rivelare i modelli di progressione delle patologie della mucosa orale, come il cancro orale

«Le variazioni nel microbioma di base di un individuo possono servire come marcatori predittivi di qualsiasi condizione orale, compresa la carcinogenesi. I dati disponibili migliorano la nostra comprensione dell’ecologia delle nicchie orali e dei loro cambiamenti disbiotici durante la displasia della mucosa orale e il cancro orale» ha commentato. «Queste conoscenze potrebbero supportare strumenti diagnostici e prognostici precoci e trattamenti innovativi, facendo fare un salto di qualità alla medicina orale», ha concluso.

Lo studio, intitolato “Bacteriome and mycobiome dysbiosis in oral mucosal dysplasia and oral cancer”, è stato pubblicato online il 19 marzo 2024 su Periodontology 2000.

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