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Chirurgia ossea piezoelettrica: una tecnica altamente innovativa

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Tomaso Vercellotti, MD, DDS, Presidente della Piezosurgery Academy
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ven. 4 dicembre 2009

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GENOVA, Italia: Grazie al Simposio sulla Chirurgia Ossea Piezoelettrica, tenutosi a Genova il 30 e 31 ottobre, l’organizzazione no-profit Piezosurgery Academy ha avuto la possibilità di presentare a un grande pubblico lo stato dell’arte e le nuove prospettive nelle tecniche di chirurgia ossea piezoelettrica. Questa nuova tecnica chirurgica, che da un lato incrementa la predicibilità del trattamento e dall’altro riduce lo stress post-operatorio del paziente attraverso un complesso sistema di vibrazioni ultrasoniche, ha aperto le porte a una nuova era in chirurgia ossea.

Gli organizzatori del Simposio, insieme al presidente della Piezosurgery Academy prof. Tomaso Vercellotti, sono soddisfatti dell’evento. La Academy è infatti stata fondata nel marzo del 2009 e, nonostante ciò, ben 450 clinici provenienti da tutto il mondo hanno partecipato al Simposio sulla Chirurgia Piezoelettrica svoltosi nel Porto Antico di Genova.

Una tecnica chirurgica precisa e sicura
La chirurgia ossea piezoelettrica è una tecnica relativamente recente in chirurgia orale in campi quali la parodontologia, l’implantologia, l’endodonzia, l’ortodonzia e la chirurgia maxillofacciale, e sfrutta vibrazioni ultrasoniche modulate a diverse frequenze. Tale tecnica è stata introdotta in chirurgia ossea nel tentativo di superare i limiti di precisione di taglio e di sicurezza dei tradizionali strumenti rotanti.
Il dispositivo Piezosurgery nasce nel 1997 da una idea rivoluzionaria di Tomaso Vercellotti (lancio sul mercato nel 2001) e si contraddistingue per una elevata precisione di taglio, per un massimo rispetto dei tessuti molli e per un campo chirurgico esangue per via dell’effetto di cavitazione della soluzione irrigante. I vantaggi clinici del Piezosurgery rispetto alle tecniche tradizionali sono stati analizzati in diverse pubblicazioni scientifiche e hanno trovato ampio riscontro durante il Simposio. Grazie all’utilizzo della chirurgia piezoelettrica, le superfici di taglio non mostrano alcun segno di necrosi e, inoltre, è stata riscontrata la presenza di osteociti vitali.

Al Simposio sono stati presentati svariati protocolli chirurgici basati sulla tecnica piezoelettrica, tra i quali ricordiamo l’estrazione di ottavi inclusi, l’innesto osseo a blocco, la preparazione del sito implantare, la chirurgia parodontale resettiva, il rialzo del seno mascellare con approccio laterale e crestale, e l’espansione della cresta alveolare atrofica. Inoltre, sono state presentate nuove prospettive in chirurgia ossea piezoelettrica, come applicazioni in chirurgia maxillofacciale e ortognatica.

Secondo le relazioni e i casi esposti durante il Simposio, il dispositivo Piezosurgery risulta essere un importante strumento soprattutto in implantologia, rendendo l’atto chirurgico più semplice e sicuro, ad esempio in tecniche quali il prelievo osseo (a blocco o particolato) o l’elevazione del pavimento del seno. Inoltre, gli inserti Piezosurgery della serie IM permettono al chirurgo una preparazione del sito implantare precisa e selettiva, riducendo fortemente lo stress del clinico in caso di preparazioni vicine a strutture anatomicamente delicate quali il nervo alveolare inferiore.

Tecnica di rialzo del seno mascellare
L’elevazione del pavimento del seno è la terapia più efficiente in termini di chirurgia rigenerativa del mascellare superiore. La perforazione della membrana Schneideriana è uno dei principali rischi di questa tecnica se effettuata con strumenti rotanti tradizionali, soprattutto durante la preparazione della finestra ossea o durante l’elevazione. Piezosurgery riduce al minimo tale rischio e rende di conseguenza l’intervento più sicuro e predicibile, grazie all’impiego di inserti chirurgici sviluppati ad hoc per questo approccio. Per la preparazione della finestra, è consigliato l’utilizzo dell’inserto OT5 in caso di parete ossea sottile; se fosse invece più spessa, è indicato l’utilizzo dell’inserto OP3 per la riduzione ossea. Per l’elevazione della membrana Schneideriana vengono utilizzati gli inserti della serie EL.

Conclusioni
Il Simposio sulla Chirurgia Ossea Piezoelettrica è stato un passo importante in termini di approfondimento scientifico sulle tecniche chirurgiche piezoelettriche, sempre di più caratterizzate da un forte riscontro in letteratura. Un numero sempre maggiore di esperti ha dato fiducia a questa metodica presentando interessanti casi clinici e studi scientifici. Professionisti provenienti da tutta Italia e da altri Paesi, che lavorano nel campo della chirurgia orale, parodontale, implantare e maxillofacciale, hanno condiviso il loro entusiasmo per la chirurgia ossea piezoelettrica. Grazie all’alto livello d’interesse dimostrato dal pubblico internazionale verso le innovative tecniche di chirurgia ossea piezoelettrica e per una necessità sempre maggiore di scambio d’esperienze cliniche, è stato già presentato al pubblico il prossimo Simposio Internazionale sulla Chirurgia Ossea Piezoelettrica che si terrà a Lugano, Svizzera, dal 5 al 7 maggio 2011.

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