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Trattamento di una seconda classe scheletrica con l’uso di resine fotopolimerizzabili

Fig. 1 - La paziente presenta un grave overjet e relazioni canine di classe II. Si noti l’aspetto convesso del profilo e l’incompetenza labiale a riposo.
Dott. Giorgio Fiorelli, libero professionista

Dott. Giorgio Fiorelli, libero professionista

mar. 3 ottobre 2023

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Il trattamento delle seconde classi in età adolescenziale è un’eventualità tra le più frequenti nella clinica ortodontica. La terapia della malocclusione di Classe II mira a correggere il rapporto sagittale, modificare il modello di crescita del viso e migliorare il profilo dei tessuti duri e molli. La maggior parte degli studi clinici riconosce l’effetto utile degli apparecchi funzionali nella correzione sagittale della malocclusione, ma concorda sul fatto che il trattamento sia principalmente limitato ai cambiamenti dentoalveolari1-4.

Cambiamenti scheletrici favorevoli, che possono modificare il modello di crescita, possono anche verificarsi a seconda del potenziale di crescita individuale e al tipo di terapia attuata5,6 che può determinare più facilmente movimenti dentali a causa delle forze applicate sui denti, piuttosto che un cambiamento scheletrico. Nel presente case report, viene illustrata una metodologia che riduce al minimo l’applicazione di forze dirette sui denti, a differenza dei trattamenti con apparecchi come Herbst, Forsus e simili, focalizzandosi invece sulla modificazione della posizione e della funzione della mandibola al fine di correggere la malocclusione di Classe II. Il tutto, mentre si utilizza un apparecchio multibracket, spesso di tipo segmentato, allo scopo di correggere altri aspetti della malocclusione, come, per esempio, il disallineamento o il morso profondo. Tale sistema è basato sull’uso di resine fotopolimerizzabili, che si incollano direttamente sui denti a guidare un’occlusione tendente alla classe I.

A differenza di altri dispositivi, questo avanzamento non si ottiene utilizzando forze applicate sui denti, ma tramite una guida occlusale posteriore che cerca di educare la funzione dei muscoli elevatori della mandibola a guidare la mandibola in una posizione più avanzata. Il fatto che lo stimolo occlusale sia applicato ai denti posteriori evita l’applicazione di forze sagittali che determinano frequentemente l’effetto di proclinazione incisale inferiore che si ha con l’uso di molti apparecchi funzionali rimovibili. Né forze sagittali sono applicate su molari e premolari come avviene con apparecchi tipo Herbst.
Questo sistema permette di ottenere, in un buon numero di casi, una correzione, soprattutto scheletrica, della classe II, anche praticando un trattamento in un’unica fase.
Questo tipo di trattamento ha prodotto risultati interessanti anche in un discreto numero di pazienti adulti, dove si cercava un riposizionamento mandibolare per ridurre situazioni di classe II e asimmetrie scheletriche7.

La paziente presentata in questo articolo rappresenta un esempio riuscito di questa strategia terapeutica. Tuttavia, è importante tenere presente che il successo di questo trattamento, così come di tutte le terapie funzionali per la Classe II, dipende strettamente dalla capacità di adattamento neuro-muscolare del paziente alla nuova posizione di massima intercuspidazione e che i risultati positivi di tali terapie non possono essere garantiti in modo assoluto8.

Caso clinico
Il caso presentato è di una paziente di anni 12, di sesso femminile, con una grave classe II, sia scheletrica che dentale (Fig. 1). Il trattamento viene iniziato bondando del TRIAD gel (Dentsply) a livello dei premolari e molari inferiori, che guida la mandibola in una posizione più avanzata di circa 4 mm. Mentre la paziente inizia ad adattarsi alla nuova posizione mandibolare, gli incisivi superiori vengono allineati utilizzando un segmento con anse rettangolari (Fig. 2). Successivamente gli incisivi inferiori sono intrusi e vestibolarizzati usando sempre una meccanica segmentata. Poi quando l’overjet e l’overbite sono ormai normalizzati si inizia la fase di estrusione degli elementi posteriori che dovranno progressivamente riempire lo spazio occupato dalla resina che viene via via rimossa (Fig. 3). Dopo alcuni mesi di rifinitura per correzioni minori, il caso viene completato in un periodo totale di 22 mesi. Si noti oltre alla correzione dei rapporti dentali posteriori e anteriori, il miglioramento dell’estetica del profilo (Fig. 4).

Conclusioni
Questo case report rappresenta un esempio di possibile trattamento funzionale per la correzione di una classe scheletrica e dentale II in fase di crescita. I vantaggi di questo metodo includono il mantenimento della resina occlusale, il quale elimina la necessità di cooperazione da parte del paziente, e il processo di avanzamento mandibolare basato su un input occlusale seguito dall’adattamento neuromuscolare della posizione della mandibola. Tale sistema riduce al minimo gli elementi dentali e accentua quelli scheletrici della correzione della classe II. Naturalmente, poiché tale correzione dipende principalmente dall’adattamento neuromuscolare del paziente, non può verificarsi sempre in modo uniforme per tutti i pazienti.

Bibliografia

  1. Tulloch JF, Proffit WR, Phillips C. Outcomes in a 2-phase randomized clinical trial of early Class II treatment. American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics. 2004;125(6):657-667.
  2. O’Brien K, Wright J, Conboy F, et al. Effectiveness of treatment for Class II malocclusion with the Herbst or Twin-block appliances: a randomized, controlled trial. American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics. 2003;124(2):128-137.
  3. Mills JR, McCulloch KJ, Samman N, Taverne AA. A randomized clinical trial of the Jasper Jumper and PowerScope Class II correction appliances: part 2. Dental and Skeletal changes. American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics. 2006;129(5):601-615.
  4. O’Brien KD, Jones ML, Richmond S. Craniofacial changes after functional regulator- and Herbst-appliance treatment followed by fixed appliance therapy. American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics. 2005;128(3):253-262.
  5. Jena AK, Duggal R, Parkash H. Skeletal and dentoalveolar effects of Twin Block and Herbst appliances in the treatment of Class II malocclusion: A comparative study. American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics. 2006;130(5):594-602.
  6. Türkkahraman H, Sayinsu K. Comparative evaluation of the effects of Jones jig, Herbst, and Twin Block appliances on the skeletal and dental tissues. The Angle Orthodontist. 2004;74(5):648-656.
  7. Fiorelli G, Merlo P, Dalstra M, Melsen B. Le repositionnement mandibulaire: une alternative à la chirurgie chez des patients adultes ? Un suivi sur deux ans [Mandibular repositioning in adult patients. An alternative to surgery in some patients? A two-year follow-up]. Orthod Fr. 2018;89(2):123-135. doi:10.1051/orthodfr/2018013.
  8. Eisel A., Katsaros C., Berg R. The course and results of the orthodontic treatment of 44 consecutively treated Class-II cases. [Verlauf und Ergebnisse der KFO-Behandlung bei 44 fortlaufend abgeschlossenen Klasse-II-Fällen] Fortschritte der Kieferorthopadie 1994, 55, 1-8.

 

L'articolo è stato pubblicato su Ortho Tribune n. 2/23.

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