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Pur dichiarando l’obbligo della formazione continua per medici e tutti gli operatori delle professioni sanitarie non mediche, la nuova normativa Ecm, fino a oggi non aveva comminato sanzioni per coloro che non lo assolvevano per nulla o in maniera insufficiente.
Nella recente manovra del Governo Monti (e nel precedente Dpr n. 138 del 13 agosto 2011, art. 3) sono invece previste sanzioni: entro il 13 agosto 2012, infatti, tutti gli Ordini professionali interessati, e quindi gli Ordini dei medici chirurghi e quelli delle professioni sanitarie non mediche, dovranno stabilire le sanzioni da applicare a chi non acquisisce in un anno i 50 crediti Ecm necessari per soddisfare l’obbligo formativo. È noto che, a partire dal 1º gennaio 2010, data di entrata in vigore delle nuove regole Ecm, i Provider alla fine di ogni evento formativo trasmettono l’elenco dei professionisti che hanno ricevuto i crediti al Co.Ge.APS che gestisce l’anagrafe dei crediti e trasmette i nominativi ai rispettivi Ordini professionali per la creazione dei relativi dossier, che in tal modo dispongono dello strumento per infliggere sanzioni ai disobbedienti. I Provider trasmettono anche i nominativi dei medici, la cui partecipazione all’evento è stata sponsorizzata con l’identificativo dello sponsor; perché un medico può acquisire crediti formativi Ecm da sponsorizzato solo per un terzo del cumulo triennale necessario, che ammonta a 150 crediti; gli Ordini professionali tenuti a vigilare riterranno validi pertanto solo 50 crediti su 150 ottenuti tramite sponsorizzazione, annullando l’eccedenza. Naturalmente per i restanti 100 il professionista dovrà pagarsi la formazione di tasca propria.
Per i professionisti inseriti in organici le sanzioni prevedono non solo arresti nella progressione di carriera, ma anche multe pecuniarie. La liberalizzazione delle attività professionali, di cui è momento indicativo la riforma degli Ordini entro l’agosto 2012, se da un lato apre a una maggiore leale concorrenza per favorire l’ingresso dei giovani nella professione, dall’altro esige la formazione continua di tutti gli attori del pianeta sanità, adeguata alle innovazioni scientifiche e tecnologiche e orientata agli obiettivi nazionali di riferimento, che la Commissione Nazionale per la Formazione Continua in Medicina ha ritenuto di particolare rilievo e prioritari per l’interesse del malato e del Ssn. Coloro che hanno difficoltà a frequentare eventi formativi di tipo residenziale per carenza in loco di un’offerta formativa adeguata o per mancanza di tempo o altro, potranno avvalersi della formazione a distanza (Fad) avviata dal febbraio 2010, che ha registrato nel 2011 un notevole incremento: dai 119 eventi accreditati nel 2010 (con 180.000 partecipanti) agli oltre 450 nel 2011 (con 880.000 partecipanti). Essa dà la possibilità di frequentare i corsi quando e dove si vuole, senza dover raggiungere la sede del convegno, potendo collegarsi direttamente da casa con un computer (o uno smartphone o un tablet) 24 ore su 24, sospendere e riprendere quando si vuole l’apprendimento e alla fine acquisire online i crediti Ecm. Oltre tutto con la Fad, specie se con tutoraggio, si possono acquisire più crediti che con la formazione di tipo residenziale.
La seconda novità prevista dalla Riforma Monti obbliga i medici dipendenti e autonomi, a provvedere personalmente (cioè a proprie spese, non più a spese della struttura, dove si opera) ad assicurarsi contro i rischi provenienti dall’attività professionale. Tutto questo rischia di comportare esborsi eccessivi per i professionisti, tenendo anche conto che il moltiplicarsi di denunce per sospetta malpractice nello svolgimento del lavoro ha portato molte compagnie ad aumentare le rate o a porre comunque condizioni molto esose. Su questo fronte tuttavia si discuterà ancora, si cercherà di fare delle convenzioni, unica possibilità per limitare i costi.
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L'articolo è stato pubblicato sul numero 4 di Dental Tribune 2012 Italy.
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