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Il 2020 è stato un anno molto difficile per tutti, ma ho visto lo sviluppo di 58 vaccini contro il virus SARS-CoV-2, e la produzione di studi clinici che ne hanno dimostrato l’efficacia al 90%, uno sforzo incredibile da parte della comunità scientifica mondiale. Anche la nostra professione ha chiaramente risentito di questa drammatica situazione, per quanto molti siano i report statistici che hanno evidenziato come gli studi dentistici siano in grado di operare in sicurezza, soprattutto se paragonati a strutture sanitarie più generali.
La pandemia ha, se possibile, sottolineato l’importanza della prevenzione. Prevenzione che deve essere intesa come misura critica di protezione per le persone. Già agli inizi del 900 una delle più autorevoli riviste scientifiche di allora The Lancet enfatizzava il ruolo chiave dell’educazione sanitaria definita dagli autori un “dovere morale” essenziale per il controllo della diffusione delle malattie. A quel tempo la pandemia non era legata chiaramente al SARS-CoV-2 ma alla tubercolosi che stava dilagando. È trascorso da allora più di un secolo, le nostre conoscenze in ambito medico sono profondamente cambiate, ma allora come oggi il ruolo dell’educazione e quindi della prevenzione rimane aspetto essenziale e se posso permettermi “moralmente doveroso”.
Educazione e prevenzione, due concetti che a mio avviso viaggiano su un unico binario se parliamo di medicina. Il nostro dovere come operatori sanitari passa attraverso una corretta educazione dei nostri pazienti così che essi possano comprendere quanto essenziale debba ritenersi una corretta prevenzione, che restringendo il campo al nostro, affascinante, mondo dell’odontoiatria non può e non deve essere ristretto al cavo orale ma deve altresì essere inquadrato in un contesto assai più ampio. Tra le varie sfide che si pone la rivista prevention vi è proprio il tentativo di fare comprendere al clinico l’importanza che può avere mandare un messaggio corretto al paziente, messaggio che mai come in questo difficile momento che stiamo vivendo deve essere di assoluta fiducia nel metodo scientifico e nella scienza.
Nota editoriale:
L’editoriale è stato realizzato per prevention 1/21 italian edition.
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