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Osso di banca

Avv. Stefano Fiorentino

Avv. Stefano Fiorentino

mar. 24 gennaio 2012

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Sappiamo già che l’odontoiatra, assieme all’ortopedico e al maxillo, è sicuramente tra i chirurghi quello che fa più uso di tessuto muscolo-scheletrico osseo di origine umana, proveniente da donatore vivente o cadavere. In un precedente articolo abbiamo a grandi linee tratteggiato i “profili di sistema” dello specifico settore, spiegando chi possa utilizzare osso di banca, nonché come e a quali condizioni giuridiche ciò sia legittimo. Vediamo ora quali siano le novità rilevanti intervenute nell’ultimo anno e quelle in procinto di realizzarsi nel 2012.

Banche dei tessuti
È divenuta finalmente operativa la banca del tessuto muscolo-scheletrico di Roma (ad opera della Regione Lazio), che da novembre 2010 ha avuto specifica individuazione nella struttura dell’I.F.O. Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRCCS).
La banca della Regione Lazio è dislocata più a sud di tutta la penisola italiana e sicuramente potrà fungere, col tempo, da punto di riferimento per tutti gli utilizzatori di osso delle regioni meridionali e insulari del Paese. Tra i servizi in via di messa a punto anche la possibilità di convenzionare Banche Estere specializzate nella produzione di tessuto osseo a uso odontoiatrico, implementando l’offerta di servizi di distribuzione tissutale anche nelle regioni meridionali sprovviste di banche.

Sito Internet
Il Centro Nazionale Trapianti (organo di vertice del sistema) ha definitivamente messo a punto il sito internet www.banchetessuto-osso.it nel quale è possibile visualizzare tutto il tessuto muscolo-scheletrico presente in Italia, pertanto non solo quello prodotto dalle banche italiane ma anche quello proveniente dalle estere.
Nell’intenzione dei suoi artefici, il sito dovrebbe indicare dove si trova il tessuto (se prodotto in Italia) o quali siano le banche italiane convenzionate per procurare il tessuto proveniente dall’estero. È liberamente accessibile agli operatori (medici, Asl, odontoiatri, etc.), i quali possono acquisire, attraverso la finestra “dati”, le informazioni necessarie per sapere dove si trova il materiale. Il limite dell’idea, di per sé ottima, è dato dal fatto che il sito risulta non aggiornato (al momento della stesura del presente articolo, vi è un ritardo di circa 2 mesi) e ciò sicuramente va contro i principi che hanno ispirato il progetto.

Novità imminenti: il futuro decreto sulle importazioni di tessuto omologo
È in fase di elaborazione un decreto interministeriale che dovrebbe regolamentare in modo organico l’importazione e l’esportazione di tessuto osseo. Secondo le indiscrezioni e le voci più accreditate, le novità, rispetto all’attuale sistema, dovrebbero essere ben poche e avere un impatto non eccessivo sugli odontoiatri, affezionati utilizzatori di tessuto muscolo-scheletrico proveniente da banche estere. La tendenza è che, in futuro, o tutte le regioni si doteranno di banca (cosa poco probabile) oppure opteranno per stringere convenzioni interregionali di collaborazione con le banche attualmente esistenti. Per l’odontoiatra non dovrebbe assolutamente cambiare né la procedura di richiesta, né quella di utilizzo, anche se l’auspicio è che il sistema, già di per sé molto particolare, non venga burocraticamente appesantito.
L’importante, ricordiamolo, è che ogni azione degli operatori sia improntata a garantire al paziente sicurezza, qualità del tessuto e rintracciabilità dello stesso in caso di reazioni o eventi avversi.

Pubblicato sul numero 1 di Dental Tribune 2012 Italy

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