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Negli studi professionali, 41 mila assunzioni in sei mesi: in netta ripresa le attività sanitarie

Ufficio Stampa Confprofessioni

Ufficio Stampa Confprofessioni

gio. 24 settembre 2015

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Secondo i dati Confprofessioni nel primo semestre dell'anno tra assunti e cessati il saldo occupazionale vola a 15 mila posti di lavoro (+61% sul primo semestre 2014). Aumentano le assunzioni tra le professioni economico-amministrative e quelle sanitarie. In ripresa l'area giuridica e quella tecnica. Il presidente Stella: evidente l'effetto traino del nuovo Ccnl degli studi professionali.

Decisa ripresa dell'occupazione negli studi professionali. Nel primo semestre 2015 sono stati assunti 41.316 lavoratori, di cui 3.891 sono apprendisti, in crescita del 11% rispetto al primo semestre 2014 (che aveva registrato 37 mila assunzioni); nello stesso periodo, i rapporti di lavoro cessati sono stati 26.360, di cui 2.240 apprendisti, in flessione del 5% sullo stesso periodo del 2014 (27.677 unità). Il saldo occupazionale complessivo, tra nuovi assunti e posizioni lavorative cessate, segna un significativo aumento, che si attesta sulla soglia record di 15.000 posti di lavoro, con un incremento percentuale del 61% sul primo semestre 2014.

È quanto emerge da uno studio di Confprofessioni, la Confederazione italiana libere professioni, che ha elaborato i dati Inps sulle posizioni lavorative attive e le cessazioni nel periodo 1 gennaio - 31 giugno 2015 all'interno degli studi di avvocati, notai, commercialisti, medici, dentisti, architetti e ingegneri e altre professioni. «Se l'economia riparte, gli studi professionali sono i primi a muoversi» commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. «Si tratta di un dato indiscutibilmente positivo che, insieme ad alcuni interventi normativi, trae linfa dal recente rinnovo del Ccnl degli studi professionali, fortemente orientato alla creazione e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro».

Alle professioni più dinamiche sul mercato del lavoro (quelle dell'area economica-amministrativa, ossia commercialisti, consulenti del lavoro e studi di consulenza amministrativo-gestionale), si collocano subito dopo le attività sanitarie (medici generici, ambulatori e poliambulatori, medici specialisti, studi odontoiatrici e veterinari), con un saldo occupazionale positivo pari a 3.423 nuove posizioni lavorative, in crescita rispetto alle 2.352 unità registrate nel primo semestre 2014. Nelle dinamiche occupazionali degli studi professionali un peso significativo coinvolge gli apprendisti che nel primo semestre 2015 hanno coperto 3.891 nuove posizioni lavorative, contro le 2.240 cessazioni.

«È stato soprattutto il nuovo Ccnl degli studi professionali, sottoscritto lo scorso aprile, a sospingere l'occupazione del mercato professionale» sostiene Stella «Le professioni dell'area economica, insieme a quelle sanitarie, trainano la ripresa; mentre le professioni giuridiche e tecniche mostrano una netta inversione di tendenza rispetto allo scorso anno».

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