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L’Odontoiatra del domani è un medico multidisciplinare che fornisce terapie di precisione

La dott.ssa Mariagrazia Cannarozzo durante l'inaugurazione del congresso.

mer. 21 febbraio 2024

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A Catania il 16-17 febbraio si è svolto il XXVIII congresso nazionale COI-AIOG. Il contesto primaverile di fronte al mare e alle scogliere laviche presso il Centro Congressi Four Season By Sheraton di Aci Castello sono state le cornici ideali di quello che definirei un laboratorio culturale e scientifico, dove l’evoluzione dell’odontoiatria moderna non è stata trattata secondo il ridondante tema delle nuove tecnologie ma dal punto di vista delle competenze multidisciplinari dell’odontoiatra che, supportato dalle tecnologie, si pone al centro di discipline mediche per selezionare le terapie orali e non solo, adeguate e personalizzate alle cure nell’ambito delle patologie generali del paziente e in collaborazione con le altre specialità mediche.

Per tale motivi parte dei relatori presenti appartenevano ad altre specialità mediche quali il professore Riccardo Polosa, Ordinario di Medicina Interna presso l'Università di Catania, Direttore della Scuola di Specializzazione in Reumatologia e del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo, la cui relazione aveva come oggetto la riduzione del rischio di fumo da tabacco e l’impatto sulla salute orale. Il pediatra Antonio Giulino ha messo in rilievo i segnali di allarme di patologie orali nell’ambulatorio pediatrico. La collaborazione tra odontoiatra e otorinolaringoiatra è stata trattata con grande competenza da Salvatore Distefano nella sua relazione sulla patologia di confine oro-sinusale.

Si è parlato per la prima volta in assoluto nell’ambito di un congresso dentale di fibromialgia, una malattia molto diffusa (oltre due milioni di persone in Italia) e ancora poco conosciuta, grazie alla relazione di Alessandro Molica Colella e Giorgio Lo Giudice che hanno affrontato anche il tema delle correlazioni con la salute oro facciale, mentre specificatamente Antonella Abbinante e Maria Teresa Agneta hanno trattato il tema dell’endometriosi e della malattia orale con Patrizia Barone che ha spiegato il coinvolgimento dell’articolazione temporo mandibolare nell’artrite idiopatica giovanile. Grande rilievo nel corso di tutto il Congresso è stato data all’odontoiatria di genere, in quanto nell’ambito delle terapie di precisione si deve tenere in grande considerazione la medicina orale di genere, come nuovo paradigma di cura, tema trattato con i dati della ricerca da parte di Giuseppina Campisi e Vera Panzarella. Più specificatamente in ambito parodontale, Anna Simonelli ha analizzato la rilevanza parodontale del sesso e del genere nel paziente sano o con compromissione sistemica, in odontoiatria pediatrica Angela Militi ha spiegato l’importanza dell’odontoiatria di genere in età evolutiva e infine Rosa Multari ha trattato l’approccio multidisciplinare in odontoiatria di genere per quanto riguarda le riabilitazioni con ortodonzia invisibile. Da notare che ben 11 erano le relatrici donne, cosa assai rara nei congressi. Alle relazioni citate si sono alternati altrettanti relatori che hanno parlato degli attuali orientamenti clinici e non solo. Roberto Lo Giudice e Francesco Puleio hanno parlato di machine learning, IA e realtà aumentata non senza creare inquietudine nel pubblico, mentre Antonino Nicolò con le sue competenze di odontoiatra conservativo ed estetico, parte del gruppo Style Italiano, in soli 20 minuti ha spiegato praticamente ai colleghi la Mobile Dental Photography, come evoluzione estremamente semplificata della fotografia in odontoiatria.

Molto applaudita la relazione di Pier Michele Mandrillo, che nella sua esperienza ventennale in medicina estetica in odontoiatria ha messo in rilievo le potenzialità e capacità dell’odontoiatra nell’erogare nello studio la medicina estetica, alla luce delle recenti normative del 2023, che consentono all’odontoiatra di operare su tutto il viso del paziente, consentendo una riabilitazione complessiva sia da un punto di vista funzionale che estetico, come richiesto dai pazienti in modo esponenziale dopo il covid e che entro il 2030 darà grandissime potenzialità di incremento del fatturato a dispetto di altre prestazioni. Ma Mandrillo, che insieme ad Ezio Costa è stato pioniere di medicina estetica in odontoiatria e insegna con un master universitario la materia, ha messo in guardia sulla curva di apprendimento e di formazione che occorre al professionista per erogare prestazioni di qualità, predicibilità e incremento della reputazione dello studio.

Soddisfazione della Presidente nazionale Maria Grazia Cannarozzo, che insieme al direttivo della C.O.I.-A.I.O.G. hanno fatto gli onori di casa. La scelta dei temi multidisciplinari e di odontoiatria di genere è stata accolta con grande interesse anche dai media regionali a cui la stessa Cannarozzo e alcuni relatori hanno rilasciato importanti interviste, favorendo la conoscenza al pubblico della pazientela.

Non ultima per importanza, occorre qui ricordare gli interventi istituzionali. In particolare il Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatrico, Raffaele Iandolo e l’Onorevole Francesco Ciancitto, entrambi, pur riconoscendo quanto ancora ci sia da fare nel settore, hanno voluto sottolineare i problemi risolti sino ad ora. Iandolo si è riferito alla soluzione della doppia laurea, della specializzazione e della medicina estetica, soluzioni favorite dall’unità di sindacati, Cao e politici. Oltre a ciò Ciancitto ha illustrato i vantaggi nell’ambito delle strutture pubbliche dell’estensione a 72 anni del pensionamento per i direttori e i primari, che così potranno affiancare i successori con momenti formativi. A breve sarà approvato lo scudo penale per medici e odontoiatri rivedendo la Legge Gelli-Bianco. Leitmotiv: prevenzione, accesso alla medicina sociale e cure sostenibili. In particolare negli interventi di Maria Grazia Cannarozzo, che suggerisce di lavorare anche insieme alle società scientifiche. Il Presidente della Cao di Catania, Giampaolo Marcone sottolinea come l’Ordine professionale abbia sempre come mission la tutela dei pazienti e le cure dei cittadini. L’odontoiatria italiana è costosissima ma è anche la migliore del mondo e tuttavia rimane un nodo fondamentale irrisolto, manifestazione di civiltà in un paese, che è quello dell’accesso alle cure odontoiatriche essenziali. Marcone è fiducioso che si daranno risposte urgenti, ma su tale tema è indispensabile l’intervento del decisore pubblico.

 

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