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La PBM, terapia intra-orale di fotobiomodulazione potrebbe ridurre il tempo di trattamento ortodontico

OrthoPulse utilizza bassi livelli di energia luminosa per stimolare il parodonto e l’osso alveolare che circonda le radici dei denti facilitando il movimento dei denti. (Foto: Biolux Research)

ven. 26 febbraio 2016

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VANCOUVER. La durata del trattamento è una delle principali preoccupazioni dei pazienti ortodontici. A seconda del tipo di malocclusione e del piano di trattamento, la terapia può richiedere fino a 20-30 mesi. Uno studio preliminare pubblicato di recente ha ora fornito nuove prove in merito alla fotobiomodulazione (PBM), noto anche come terapia della luce a basso livello, un modo efficace per ridurre il tempo di trattamento, aumentando la velocità di movimento dei denti.

Al fine di valutare la fattibilità e l’impatto della PBM sul tasso di allineamento ortodontico anteriore, i ricercatori hanno trattato tra il settembre 2011 e il settembre 2013 sei individui di sesso maschile e tredici donne di sesso femminile di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, con malocclusioni di classe I e II. Undici pazienti hanno usato l’OrthoPulse, un dispositivo PBM intra-orale sviluppato da Biolux Research, per una media di 3,8 minuti al giorno, mentre il resto è servito come gruppo di controllo. La compliance dei pazienti trattati con PBM è stata alta, con una media del 93 per cento.

I ricercatori hanno scoperto che la PBM intra-orale ha aumentato in modo significativo la frequenza di movimento dei denti durante la fase di allineamento del trattamento ortodontico riducendo quindi il tempo complessivo del trattamento. Nel gruppo PBM, l’allineamento dente anteriore pari alla velocità di 1,27 mm/settimana è stato ottenuto in media in 48 giorni, rispetto alla media di 0,44 millimetri/settimana ogni 104 giorni del gruppo di controllo.

OrthoPulse può essere utilizzato in combinazione con allineatori o brackets e fili. Il dispositivo ha ricevuto l’approvazione della FDA nel mese di luglio 2015, tra gli altri paesi in Canada, Unione Europea, Australia e Nuova Zelanda. Dal 2003, Biolux ha promosso più di 20 studi clinici universitari specifici in vivo e in vitro. La tecnologia è già stata utilizzata per la rigenerazione ossea, l’innesto e le procedure di impianto dentale, e la ricerca clinica ha dimostrato l’accelerata stabilità degli impianti dentali trattati con l’apparecchio Biolux’s OsseoPulse.

Intitolatoo “Intraoral photobiomodulation-induced orthodontic tooth alignment: A preliminary study” lo studio è stato pubblicato online il 13 gennaio sulla rivista BMC Oral Health.

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