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La Distrazione Alveolare. Interesse nel ripristino o la preservazione dell'estetica dei settori anteriori

Salvatore Gabriele

Salvatore Gabriele

mar. 17 gennaio 2012

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Tra le diverse tecniche a disposizione per migliorare o mantenere un sito osseo implantare, le più diffuse sono l'innesto osseo di apposizione e la RTG. La distrazione alveolare (DA) è meno citata, tuttavia essa presenta numerosi vantaggi. La DA permette di ricreare un volume di tessuti molli in contemporanea col ripristino del volume osseo. Questa tecnica viene presentata attraverso la pubblicazione di due casi clinici. È un protocollo operatorio difficile da mettere in opera che richiede un apprendimento molto importante e l'uso di materiale costoso (Distrattore).

 

La distrazione ossea
La distrazione ossea rappresenta un'elevazione localizzata del bordo alveolare tramite lo spostamento controllato di un segmento d'osso alveolare gradualmente mobilitato secondo i principi di Ilizarov: l'osteogenesi per via della sollecitazione in trazione. Nel caso della DA si tratta di una distrazione monofocale.

Scopo della DA
Riparazione strutturale della cresta alveolare per motivo funzionale o estetico. Evitare una doppia chirurgia (siti di prelievo osseo). Riparare il difetto osseo con tessuto già vascolarizzato. Aumentare contemporaneamente il volume dell'osso e quello dei tessuti molli. La finalità è una riabilitazione protesica su impianti.

Indicazioni
Perdita di osso alveolare post-traumatica e atrofie alveolari. Elementi dentari in anchilosi non presenti sull'arcata. La piezochirurgia ha semplificato i protocolli e reso questi interventi più producibili e realizzabili con analgesia locale.

I distrattori
Attualmente si trovano 3 tipi di distrattori:
- Track (KLS Martin)
- Trans- osseo (LEAD Sysem, Leibinger)
- Impianti distrattori (DISSIS)

Tecnica chirurgica
La tecnica chirurgica di distrazione ossea fa parte di quelle di chirurgia avanzata. Il dentista deve conoscere alla perfezione le tecniche di incisione dei lembi, quelle di osteotomia e di inserimento delle viti e placche d'osteosintesi. L’analgesia è solo locale. L'approccio si fa per via vestibolare realizzando una prima incisione al di sopra della linea mucogengivale. Lo scollamento del lembo è di tutto spessore. Il distrattore viene posizionato sulla zona ossea così esposta. L'osteotomia si fa fino alla corticale palatale. L'ausilio della piezochirurgia elimina il rischio di lesione della mucosa palatale o linguale. Il blocco osseo è mobilitato con uno scalpello e il distrattore fissato con viti di osteosintesi di 5 mm. La parte fissa è bloccata sulla base più apicale rispetto alla linea di osteotomia e la parte mobile del distrattore fissata sulla porzione da mobilizzare. Si procede alla verifica del buon posizionamento della DA attivandola un po' e riposizionandola come dapprima. L'intervento viene completato con suture senza nessuna trazione sui tessuti.

Protocollo della distrazione
Il protocollo è codificato e deve essere rispettato come da sotto elencato:
- Giorno 1: posizionamento della DA.
- Giorno 8: Attivazione della DA (0.3 mm a giro).
- Giorno 16: fine dell'attivazione (variabile secondo la distanza desiderata).
- Giorno 45 (non prima): togliere la DA.
- Posizionamento dell'impianto lo stesso giorno o al 60° giorno.

Indicazioni
- Ripristinare un difetto osseo (Figg. 1-3).
- Preservazione del capitale tessutale (chirurgia pre-implantare anticipata) (Figg. 4-10).
- Altri interessi della DA (Figg. 11-15).

Due pubblicazioni che hanno trattato più di 300 casi (Chin et Hiding) hanno dimostrato un aumento dell'altezza dell'osso pari al 95% dei casi e una perdita di impianti inferiori al 2% dopo 6 anni. I vantaggi della tecnica sono: l'espansione simultanea dell'osso e dei tessuti molli, l'assenza di sito donatore per l'osso; l'intervento si realizza in analgesia locale e si minimizza il tempo per l'implantologia rispetto alle procedure classiche di RTG e ROG. Gli inconvenienti sono invece il costo, innanzitutto: 700 euro per il solo distrattore, la necessità di un secondo intervento per togliere il dispositivo. Inoltre una chirurgia non facile che necessita di un apprendimento specifico. In conclusione: la distrazione alveolare è una tecnica di chirurgia preimplantare avanzata che trova le sue indicazioni tra tutte le altre tecniche. Rappresenta un'alternativa molto interessante ad altre tecniche. Occorre un notevolissimo apprendimento: la piezochirurgia ne facilita l'esecuzione sul piano delle potenziali lesioni tessutali.

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L'articolo è stato pubblicato sul numero 4 di Cosmetic Dentistry 2011 Italy

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