Search Dental Tribune

Il protocollo tailoring di sbiancamento. Per un feedback endo valutativo di un odontoiatra testimonial delle sue terapie cosmetiche. Case report

Condizioni iniziali del paziente.
G.M. Nardi, F. Scarano Catanzaro

G.M. Nardi, F. Scarano Catanzaro

mer. 28 gennaio 2015

salvare

L’estetica è in grado di produrre nuove opportunità per il paziente e per il professionista come conseguenza della maggiore attenzione che il marketing manifesta verso gli aspetti estetici. L’estetica è una disciplina antica che si occupa della teoria della conoscienza sensibile, e cioè della capacità da parte dei nostri cinque sensi di apprendere e riconoscere.

Citando Piero Iafrate: «Abbinare il marketing all’estetica significa prendere in considerazione ogni singolo elemento percettivo, poichè ogni elemento percettivo dà forza e sostanza agli elementi di consumo che si sta sempre più sensibilizzando». Si tratta dunque di un tipo di comprensione che non conduce al concetto ma all’esperienza.

Case report
Un paziente di anni 29 di sesso maschile si presenta per un controllo. In apparente salute sistemica, riferisce di avere bisogno di mostrare un sorriso luminoso e bianco poiché, essendo un odontoiatra, ha deciso di dedicarsi alla pratica clinica quasi esclusivamente estetica e cosmestica, comprese le tecniche di antiagening periorali (fotoringiovanimento e filler), e vuole valorizzare nei confronti dei suoi pazienti il suo aspetto curato e il sorriso smagliante, a mo’ di modello per corretti stili di salute orale; essere quindi testimonial esso stesso dell’efficacia delle terapie proposte.

 

Leggi l'articoloo completo nella sezione CLINICAL > COSMETIC DENTISTRY

To post a reply please login or register

Sorriso e benessere: nel 2025 gli italiani scelgono la prevenzione

Immagine di copertina by Studio Romantic/Adobe Stock.
Ufficio stampa Edelman

Ufficio stampa Edelman

mar. 16 dicembre 2025

salvare

Milano, dicembre 2025 – Straumann e Key-Stone presentano una nuova fotografia della salute orale in Italia: un Paese che, cinque anni dopo la pandemia, mostra segnali concreti di avvicinamento alla prevenzione, pur con un percorso ancora da completare. L’indagine – condotta da Key-Stone su un campione complessivo di 10.880 adulti1 – restituisce un quadro fatto di maggiore continuità nelle visite, più igiene professionale e un rapporto con il dentista sempre più orientato al benessere complessivo, ma con differenze socioeconomiche ancora forti.

Visite più regolari, ma non per tutti
Il 60% degli adulti è stato dal dentista nell’ultimo anno e oltre uno su due (52%) mantiene una cadenza annuale. Un progresso significativo, che conferma una tendenza verso la prevenzione, anche se più di un terzo continua a rivolgersi allo studio soltanto quando compare un problema. La prevenzione è quindi in crescita, ma deve ancora trasformarsi in un’abitudine davvero consolidata. La vera linea di separazione resta socioeconomica: tra chi ha redditi e istruzione medio-bassi la visita annuale scende sotto il 50%, mentre tra le fasce più benestanti e con laurea supera l’80%.

Igiene orale in aumento, cure invasive in calo
Il 70% di chi è stato dal dentista ha effettuato almeno una seduta di igiene orale negli ultimi dodici mesi, con un incremento del +7,5%. Una crescita favorita anche da motivazioni estetiche – come il desiderio di denti più bianchi – che di fatto potenziano la prevenzione. Parallelamente diminuiscono le prestazioni legate a condizioni più avanzate: otturazioni (–7,4%) ed estrazioni (–4,6%). Una tendenza che suggerisce che i pazienti arrivano più spesso in una fase di mantenimento, riducendo la necessità di interventi complessi. «I dati mostrano un cambiamento culturale in atto: sempre più italiani si avvicinano alla prevenzione e a percorsi di cura continuativa» commenta Davide Marchini, General Manager Straumann Group Italia e Vice President South Hub Europe Straumann Group. «Garantire continuità e qualità nelle cure è essenziale per sostenere questo percorso: significa intervenire prima, prevenire complicazioni e mantenere la salute orale nel lungo periodo».

Cinque anni dopo il Covid: la nuova normalità
Il 2025 appare come il primo anno pienamente “post-Covid”. Dopo il recupero di cure negli anni immediatamente successivi, oggi la domanda si è stabilizzata su livelli regolari e orientati alla prevenzione. Cresce anche l’attenzione al benessere personale: il sorriso è percepito come parte dell’identità e delle relazioni. Un’ulteriore indagine Key-Stone commissionata da Straumann ha infatti mostrato che il 57% di chi ha perso uno o più denti vive disagio psicologico e tende a limitare sorrisi e interazioni sociali: un dato che evidenzia il valore emotivo della salute orale e l’importanza di intervenire presto, prima che un problema orale diventi un limite nella vita quotidiana. «Questi dati raccontano un’Italia che sta imparando a prendersi cura del sorriso prima che compaiano problemi, seppur con margini di miglioramento nell’accesso e nella continuità delle cure» commenta Roberto Rosso, presidente dell’istituto Key-Stone. «Cinque anni dopo il Covid, prevenzione e benessere non sono più un’eccezione e questo rappresenta un passaggio decisivo per la salute di lungo periodo».

Spesa stabile, mercato solido
La spesa media sostenuta dagli italiani resta stabile: Key-Stone stima 9,8 miliardi di euro l’anno per le famiglie, che diventano 10,3 miliardi includendo fondi, assicurazioni e welfare aziendale. Dopo il rimbalzo post-pandemico, il settore procede su un percorso di crescita moderata e costante. «Guardare alla salute orale come a un investimento, non come all’ultima risposta a un dolore, è il passaggio decisivo per lavorare sulla prevenzione e sul nostro benessere generale», conclude Marchini. «Le ricerche ci ricordano quanto il sorriso incida su autostima, benessere e relazioni. In Straumann lavoriamo per rendere le cure più semplici e di qualità, così che ogni persona possa sorridere con fiducia».

 

 

 

Nota editoriale:

1Nota informativa: Indagine OmniSalus di Key-Stone, osservatorio continuativo sul rapporto tra cittadini e dentista, basato su 3 rilevazioni quadrimestrali negli ultimi 12 mesi e su un campione complessivo di 10.880 adulti con età compresa tra 20 e 79 anni. Il documento completo riguardante il sondaggio è pubblicato sul sito www.agcom.it

 

Tag:
To post a reply please login or register
advertisement
advertisement