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Grave atrofia mandibolare riabilitata con impianti corti a carico immediato

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F. Zingari, F. Gallo, M. D’Uva

F. Zingari, F. Gallo, M. D’Uva

lun. 25 maggio 2015

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Negli ultimi anni sempre più autori si sono interessati all’utilizzo degli impianti corti, cioè di impianti di lunghezza pari o inferiore a 8 mm, riportando buone percentuali di sopravvivenza. Tali impianti possono essere una valida alternativa terapeutica alla chirurgia ricostruttiva preimplantare nei casi di gravi riassorbimenti ossei, spesso riscontrati nelle aree posteriori dei mascellari, soprattutto nei casi in cui le condizioni locali e sistemiche del paziente ne rappresentino una controindicazione. In questi casi, la riduzione del numero e della complessità degli interventi chirurgici aumenta la predicibilità del successo implantare.

Nei casi di atrofie molto severe, a volte, gli spessori a disposizione sono tali da non consentire il posizionamento nemmeno di impianti da 8 mm. A tal proposito, di seguito presentiamo un case report che ha l’obiettivo di valutare il risultato implantoprotesico di impianti way Short di lunghezza 6,5 mm in carico immediato, inseriti in mandibola con severa atrofia nei settori diatorici.

Materiali e metodi
Si presenta presso il nostro studio la paziente A.B., 54 anni, non fumatrice e in buona salute generale, poiché desidera riabilitare l’arcata inferiore richiedendo una protesi fissa. Dall’esame clinico e radiografico (Fig. 1) si evidenziano elementi dentali residui nel settore anteriore con grave compromissione endo-parodontale e una notevole atrofia ossea nei settori posteriori. L’altezza ossea verticale disponibile per l’inserimento implantare in sede 36 è di 7 mm, e in sede 46 è di 6,5 mm. Vengono proposte alla paziente procedure di ricostruzione ossea preimplantare, che vengono rifiutate; pertanto, si presenta una proposta di riabilitazione implantoprotesica con l’utilizzo di impianti di lunghezza standard nel settore anteriore e di lunghezza 6,5 mm nei settori diatorici.
Viene eseguita una ceratura diagnostica per valutare i corretti rapporti intermascellari e il risultato protesico, valido sia ai fini funzionali sia estetici; sulla base di essa viene sviluppata una dima chirurgica. Una settimana prima dell’intervento viene eseguita una seduta di igiene orale e prescritta una profilassi antibiotica (amoxicillina 0,875 mg + acido clavulanico 0,125 1 cps ogni 12 ore) e antimicrobica locale (clorexidina collutorio 0,20) da iniziare la mattina prima dell’intervento.

 

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