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Espansione del mascellare superiore con il Leaf Expander®

Il Leaf Espander, con vite da 6 mm, caratterizzato dalla doppia molla a balestra in Ni-Ti.
C. Lanteri, V. Lanteri, A. Gianolio, M. Beretta, C. Cherchi

C. Lanteri, V. Lanteri, A. Gianolio, M. Beretta, C. Cherchi

mer. 29 giugno 2016

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È ben noto che il deficit trasversale del mascellare superiore è una componente molto frequente delle malocclusioni, sia dentali sia scheletriche, generalmente accompagnata da cross bite posteriore e/o dall’affollamento dell’arcata superiore. Molti autori, nell’arco di decenni, hanno descritto apparecchi per l’espansione mascellare, differenti per caratteristiche tecniche e biomeccaniche, per l’ammontare dell’espansione ottenibile e per tipologia delle modificazioni prodotte (ortodontiche, ortopediche, miste).

Tutte le tecniche hanno in comune l’applicazione di forze che agiscono in senso vestibolare sui denti pilastro, in grado di determinare sui mascellari reazioni morfologiche le cui caratteristiche sono legate principalmente a tre fattori:
a) età del paziente (età evolutiva o fine crescita);
b) tipo di forza applicata (leggera = ortodontica o pesante = ortopedica);
c) tempo di applicazione della forza (continua, discontinua, intermittente).
Negli ultimi tempi la nostra attenzione si è focalizzata sulle modalità di azione e sull’efficacia clinica dell’espansore riattivabile con molle a balestra in Ni-Ti memoria, denominato Leaf Expander®, nato nel 2013 da un’evoluzione del concetto su cui si basava il suo predecessore, ELA (Espansore Lento Ammortizzato), dotato di una molla compressa riattivabile in acciaio.2 Il Leaf Expander (LE) è un dispositivo ortodontico individuale, progettato e costruito su misura, che permette di realizzare l’espansione del mascellare, prevalentemente mediante rimodellamento dento-alveolare, con forze leggere e continue, predeterminate per intensità, direzione e ammontare dello spostamento, che trova la sua indicazione ottimale in caso di deficit alveolare. Molti studi hanno evidenziato significativi cambiamenti nei diametri trasversi mascellari in tutte le fasce d’età, come anche effetti ortopedici nei soggetti più giovani quando si agisce precocemente, con forze leggere, su suture ancora attive. Il Leaf Expander si presta al trattamento sia di pazienti in età evolutiva sia di soggetti che presentano una possibile completa maturazione della sutura, o addirittura come alternativa all’espansione chirurgicamente assistita. La struttura ha l’aspetto del tutto simile a quello di un comune espansore rapido o lento, ma ne differisce sostanzialmente per modalità d’azione. La vite infatti agisce comprimendo una doppia molla a balestra in Ni-Ti che, in fase di disattivazione, recupera le sue dimensioni, determinando un’espansione calibrata dell’arcata superiore (Fig. 1).
Per dare risposta alla più ampia gamma possibile di contingenze cliniche, sono attualmente disponibili in commercio quattro tipi di molle a balestra:
1. 6 mm/450 gr;
2. 6 mm/900 gr;
3. 9 mm/450 gr;
4. 9 mm/900 gr.
Nel tipo da 6 mm le molle a balestra sono due. Ogni attivazione determina un’espansione della vite di 0,1 mm. Mediamente si eseguono 10 attivazioni/mese, in un’unica seduta, raggiungendo in 3 mesi il numero massimo di attivazioni effettuabili, pari a 30.
Il tipo da 9 mm è caratterizzato dalla presenza di tre molle a balestra che permettono di ottenere l’espansione massima con 45 attivazioni, al ritmo di 15 attivazioni/mese, in un’unica seduta (Fig. 2).

 

Leggi l'articolo completo nella sezione CLINICAL > ORTHODONTICS

 

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