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Ricostruzione completa dell’arcata mascellare edentula con il CAMLOG® Guide System

Particolare della Fig. 2. Situazione clinica con protesi telescopica mobile inserita.
C. Cacaci

C. Cacaci

mer. 2 gennaio 2013

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Informazioni sul paziente e sul trattamento Il paziente, un uomo di 59 anni, si è presentato con la richiesta di una ricostruzione fissa dell’arcata mascellare. La sua anamnesi generale non evidenziava patologie. Il paziente presentava sia nella mascella che nella mandibola protesi telescopiche mobili. 

Nella mascella, la protesi non poteva più essere sostenuta a causa dei denti anteriori rimanenti, che non garantivano più il necessario supporto parodontale (denti 12, 11, 21, 22). Dopo aver perso i denti rimanenti, il paziente chiedeva una ricostruzione fissa ancorata su impianti dell’arcata mascellare.

La diagnosi dei denti rimanenti nella mandibola era la seguente: il dente 48 era impattato e dislocato, il dente 45 mostrava una mobilità di grado 3 e un insufficiente supporto parodontale. I denti anteriori rimanenti 33-43 presentavano un’aumentata profondità di sondaggio a livello dei denti canini e un’aumentata mobilità (grado 2).

La strategia di trattamento per la mascella ha incluso come prima fase una terapia parodontale conservativa dei denti anteriori rimanenti, in vista di una conservazione e un fissaggio strategici della protesi esistente fino all’inserimento degli impianti.

Successivamente, i denti rimanenti sono stati rimossi ed è stato eseguito un rialzo bilaterale del pavimento del seno mascellare con una procedura in due tempi. In seguito ad una pianificazione 3D, sono stati inseriti otto impianti endossei con il CAMLOG® Guide System, utilizzando la tecnica flapless, quindi è stato realizzato il restauro protesico con un ponte telescopico.
Nella mandibola è stato estratto il dente 45, mentre gli altri denti sono stati trattati con terapia parodontale conservativa. I denti posteriori della mandibola sono stati riposizionati e riallineati. Per quanto riguarda i denti 43-33 si è proceduto a rivestire la protesi mobile.

 

Tooth 18 17 16 15 14 13 12 11 21 22 23 24 25 26 27 28
Implant type   SL SL     SL SL       SL SL   SL SL  
Implant length   13.0 13.0     13.0 13.0       13.0 13.0   13.0 13.0  
Implant Ø   4.3 4.3     3.8 3.8       3.8 3.8   3.8 3.8  
Implant surface   P P     P P       P P   P P  
                                 
Tooth 48 47 46 45 44 43 42 41 31 32 33 34 35 36 37 38
Implant type                                
Implant length                                
Implant Ø                                
Implant surfce                                
Tipo impianto:ROOT LINE (RL) / SCREW-LINE (SL) Superficie impianto: Promote® (P) / Promote® Plus (PP) 

 

 

Inserimento degli impianti provvisori
La tecnica flapless mini-invasiva pianificata per l’inserimento degli impianti richiede un fissaggio particolare per la preparazione dei materiali radiologici. Il fissaggio è facilitato da impianti provvisori inseriti in un’adeguata posizione. Per ottenere un preciso trasferimento, il fissaggio deve essere eseguito sotto controllo radiologico nella stessa identica posizione di quella dell’impianto.

Diagnosi con tecnologia Cone Beam
La mascherina radiologica viene realizzata sulla base dei requisiti protesici (funzionalità, estetica). Grazie al particolare fissaggio della mascherina radiologica con l’uso di impianti provvisori è possibile effettuare una scansione orientata in senso protesico sotto controllo radiologico.

Lo spessore della membrana mucosa può essere misurato inserendo il dente radiopaco sulla superficie in gesso. La distanza fra la guida di supporto e la superficie ossea non deve superare i 3,5 mm.

Protesi finale
La tecnica CAD/CAM è stata impiegata per realizzare il ponte con composito rinforzato da fibre (KaVo C-Temp), poi rivestito con materiale acrilico. Per la passivazione della struttura è stata utilizzata la comprovata galvanotecnica. Sono stati poi selezionati gli abutments in ossido di zirconio realizzati con CAD/CAM.

Conclusioni
L’obiettivo originale della ricostruzione protesica era un restauro a ponte fisso. In seguito ad una fase di preparazione igienica e funzionale con protesi provvisoria a lungo termine, il paziente ha optato per un ponte mobile. La precisione e semplicità con cui gli impianti possono essere inseriti in posizione protesicamente corretta in situazioni anatomicamente difficili migliorano significativamente grazie ad una pianificazione implantare tridimensionale virtuale con la tecnica Cone Beam CT o CT in combinazione con la preparazione del letto implantare e l’inserimento protesicamente guidato degli impianti. La terapia implantare risulta così facilitata. La sequenza di fresaggio nel CAMLOG® Guide System è diversa da quella di altri sistemi. Mentre in una sequenza di fresaggio convenzionale la fresa pilota viene fatta avanzare fino alla lunghezza finale dell’impianto, la sequenza prevista dal CAMLOG® Guide System inizia sempre con la fresa pilota più corta (lunghezza 6 mm). Affinché tutte le frese vengano guidate dalla geometria della guida fin dall’inizio, la sequenza di fresaggio avviene in successione, dalla fresa di 9 mm a quella di 11 mm fino a quella di 13 mm (lunghezza massima dell’impianto).
Il CAMLOG® Guide System è un sistema per l’inserimento protesicamente guidato degli impianti. A differenza dei sistemi che impiegano più guide, in questo sistema un’unica guida inserita nella mascherina chirurgica è studiata per guidare tutte le fasi di fresaggio e le procedure d’inserimento dell’impianto. Gli impianti possono essere inseriti attraverso le guide.
 

 Bibliografia
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- Accuracy of implant treatment planning utilizing template-guided reformatted computed tomography. University of Basel, Besimo, 2000 PMID: 10654036.
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