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Analogic transfer system comunication & aesthetic digital smile design (ADSD)

Conversione analitica misure del viso da analogico a digitale.
V. Bini

V. Bini

lun. 3 novembre 2014

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È oggi possibile stare al passo con l’espressione tecnologica dell’odontoiatria moderna grazie a nuove metodologie e protocolli che consentano di formulare un risultato predicibile, consono a un’evidenza clinica soddisfacente nella morfologia e parametri dentali.

Aesthetic virtual planning
Esistono adesso nuove metodologie per formulare un virtual planning estetico. Aesthetic digital smile design (ADSD) offre la possibilità di concertare, attraverso l’uso di immagini tecnologicamente elaborate al computer, con riferimenti analogici di misure e proporzioni.
È opportuno evidenziare che la caratteristica di questa metodica è un nuovo modo di “comunicare con le immagini” sia al paziente, protagonista indiscusso dell’odontoiatria estetica, sia al face aesthetic medical team, équipe clinica specialistica del viso e del sorriso (Fig. 1).
L’oggetto della comunicazione ADSD è la previsualizzazione estetica dello smile make-over del paziente, oggi più che mai fruitore di terapie odontoiatriche estetiche e cosmetiche, modo semplice ed economico per esporre al paziente il piano di trattamento esteticamente predicibile, visualizzandone nell’immediato, ovvero entro il secondo appuntamento, i cambiamenti estetici perfezionabili in itinere con l’ausilio dei corrispondenti prototipi.
Le principali caratteristiche operative del protocollo ADSD possono essere così riassunte.

  • Possibilità di elaborare immagini di denti realmente fotografati, sostitutivi delle semplici outlines (contorni disegnati), facilmente inseribili e rapportabili nel contesto fotografico del sorriso e del viso, in modo pressoché realistico, considerando il fatto che il protocollo ADSD prevede l’uso di soft-ware di image e photo editing i cui elaborati diventano strumenti di dialogo con il paziente.
  • Possibilità di plasmare, modellare virtualmente, gli elementi dentali oggetto della composizione dentale estetica, usando il mouse come uno strumento di modellazione dentale (digital dental image distorsion – DDID) (Figg. 2a-2e).
  • Possibilità di costruire il proprio digital dental personal database (DDPD) grazie e soprattutto al DDID (Fig. 3).
  • Possibilità di effettuare un wax-up digitale, traducibile in analogico e successivo mock-up relativo a un trattamento cosmetico protesico di più denti, come al recontouring del singolo elemento.
  • La possibilità di implentazione con elaborati digitali frutto di software come ClinCheck di Invisalign®, CAD/CAM ecc.
  • Possibilità di trasferire e rapportare le reali misure analogiche del viso e del sorriso attraverso Analogic Transfer System Comunication.

Analogic transfer system comunication
ADSD prevede di importare le reali misure del soggetto fotografato parametrandole e configurandole alle scale di valore espresse in pixel, misura ordinaria di una fotografia digitale.
Per fare questo è possibile usare presidi di misurazione come squadre e righelli possibilmente metallici (quindi facilmente detergibili ed eventualmente sterilizzabili) o simili. Il clinico può inoltre fare uso di un supporto di misurazione, face analogic transfer support (FATS) (Fig. 4), composto di un vero e proprio righello con una scala graduata millimetrica e centimetrica, che può essere indossato dal paziente come un paio di occhiali.
Questo strumento può essere confezionato dallo stesso operatore, fermo restando alcune peculiarità. In primo luogo deve essere leggero, ma con una struttura tale da essere rilevante sul viso del paziente fotografato; gli occhi devono essere visibili affinché sia possibile poter mettere in evidenza le pupille e le prospicenti aree perioculari compresi i punti di repere di maggior interesse clinico, estetico, odontoiatrico.
Altro fattore importante è il nasello, cioè la parte del supporto ove viene alloggiato il naso; questo infatti deve essere piuttosto comodo affinché sia possibile avanzare o arretrare la scala graduata analogica.
Se infatti analizziamo il profilo del viso, potremo notare che la posizione degli incisivi superiori può presentarsi spostata nel suo baricentro parallelo al piano estetico. Pertanto, per essere il più possibile precisi nel rilevare le misure analogiche, sarà opportuno posare il nasello sul punto più perpendicolare alla superficie vestibolare degli incisivi superiori quasi a essere la continuazione dello stesso piano verticale.
Per quanto riguarda una misurazione ancor più dettagliata per i singoli elementi dentali e i parametri gengivali, si può fare uso di calibri digitali le cui estremità vengono alloggiate sulla linea cervicale e margine incisale (lunghezza dell’elemento) ovvero sul margine mesiale e distale relativamente all’equatore dentale (larghezza del dente).
Alcuni software di image editing hanno a disposizione un sistema analitico attraverso il quale si possono convertire le misure di una fotografia digitale da pixel (digitale) in millimetri (analogico), fissando come dato personalizzato, relativo al soggetto fotografato, la misura rilevata attraverso il FATS (Figg. 5a-5b).
Per questo tipo di conversione analitica delle misure del viso, ADSD fa riferimento soprattutto a Photoshop PS, software ormai testato a livello internazionale come editor grafico professionale.
Altro fattore molto importante è indicare e memorizzare progettualmente sulla foto l’unità di misura scelta per la scala di conversione del software, affinché i dati siano fedeli alla realtà clinica.
Se le misure sono state precedentemente rapportate alla scala analogico/digitale, si potranno ottenere ottime indicazioni relativamente ai punti di repere. Per esempio l’ubicazione degli incisivi centrali mascellari potrà fornire indicazioni sulla distanza tra margine incisale o margine cervicale e il subnasion, ovvero la linea bipupillare.
Queste misure così trasferite risulteranno efficaci soprattutto nella comunicazione odontoiatra/odontotecnico, il cui operato manifatturiero sarà il più importante risultato finale di questa innovativa metodica.
Le misure tradotte in cerature tridimensionale e consecutivi mock-up presentati e analizzati direttamente nel cavo orale del paziente, renderanno l’approccio clinico più prevedibile.

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Conclusioni
L’odontoiatria estetica dispone oggi di nuovi mezzi non invasivi per formulare il piano di trattamento: il digital dentistry e i software per l’elaborazione digitale delle immagini cliniche possono ormai fare parte della strumentazione utile a professare l’odontoiatria.
Aesthetic digital smile design – ADSD (Fig. 6) vuole rappresentare un modo semplice ed economico per esporre al paziente il piano di trattamento predicibile, e contemporaneamente pratico, per fornire al team odontotecnico i parametri analogici necessari a finalizzare lo smile design.

 

Bibliografia
1. Aesthetic Digital Smile Design: Odontoiatria Estetica Software Assistita. V. Bini. Cosmetic Dentistry Int. It. 4.2013 (part.1). 1.2014 (part.2).
2. Smile Design Wheel™: un approccio pratico alla progettazione del sorriso. Sushil Koirala, Nepal. Cosmetic Dentistry 2.2010.
3. Bio protesizzazione cosmetica funzionale e zirconia monolitica software assistita. V. Bini. Cad/Cam Int. Digital Dentistry vol.2-2013.
4. Dentofacial aesthetic analysis using 3-D software. V. Bini. Cosmetic Dentistry Beauty & Science International. Issue 3/2013.
5. Digitale & Analogico: Comunicare il Virtual Planning in Odontoiatria Estetica. R. Pagano. Lab Tribune n. anno III, nov.2013.
6. Advanced Smile Design Technologies. P.D. Vastardis. Dentistry Today 12.2010.
7. Smile Analysis and Esthetic Design: “In the Zone”. Edward A. McLaren, Phong Tran Cao. Inside Dentistry, 6,7,2009.
8. Facial Proportions. P.M. Prendergast. A. Erian and M.A. Shiffman (eds.), Advanced Surgical Facial Rejuvenation, 15 DOI: 10.1007/978-3-642-17838-2_2, © Springer-Verlag Berlin Heidelberg 2012.
9. Fundamentals of Esthetics. Rufenacht CR. Chicago: Quintessence,1990.

L'articolo è stato pubblicato sul numero 2 di CAD/CAM Italy 2014.

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