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“Achtung gay”: levata di scudi in favore del dentista indicato come omosessuale con un cartello affisso sulla porta dello studio

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ven. 9 gennaio 2015

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Lunedì 5 gennaio il titolare di uno studio odontoiatrico di una cittadina toscana ha trovato sulla porta un cartello che recitava “Si porta a conoscenza dei pazienti che qui lavora il dott. xxx. Essendo questo professionista un omosessuale, si pregano i pazienti di prendere le dovute precauzioni (al fine di tutelare la propria salute)" firmato: un sedicente ”Organismo di tutela dei pazienti contro le malattie contratte in ambito odontoiatrico”.

A trovare il cartello, che riguarda un dentista consulente dello studio, è stato il titolare che ha avvertito il suo collaboratore, il quale a sua volta si è affidato ad un legale. Pubblicata sul sito gay.it, la notizia è stata subito ripresa e rilanciata dagli organi di stampa, provocando numerose prese di posizione e non solo in ambito odontoiatrico. Ne riportiamo alcune «Quel cartello davanti allo studio del dentista toscano – dice Gianfranco Prada, Presidente Nazionale dell'Andi – non solo è un gesto inaccettabile di intolleranza ma una offesa alla dignità ed al rispetto delle persone. Al collega la mia personale solidarietà e quella di tutti i 24 mila dentisti dell’Associazione».

La più profonda solidarietà al collega vittima dello scherzo del sedicente "Organismo”, viene espressa anche dall’Associazione Italiana Odontoiatri la quale entra in dettagli “clinici” per così dire. «Non esiste nesso tra orientamento sessuale e maggior rischio di trasmissione di patologie sessuali. Chi ha scritto quel cartello immagina che il livello culturale e d’informazione generale sia zero ma così non è. La gente certe cose le sa e discrimina sulla qualità del professionista non certo sulla base di attitudini personali». Non è l’unico richiamo agli aspetti clinici – per così dire. «Purtroppo il nesso omosessualità-patologie trasmissibili non è il solo grave aspetto della vicenda; da un punto di vista strettamente dentistico in questo scherzo ignobile si ravvisa un’insinuazione implicita altrettanto ignorante e da smitizzare e cioè che il riunito e gli attrezzi del dentista in questa Italia non siano ordinariamente disinfettati/sterilizzati in modo da mettere al riparo l’utente, ad esempio da patologie varie del professionista. ….L’odontoiatria richiede non solo professionisti seri ma anche pazienti seri “conclude la nota dell’Aio”.

Una condanna senza se e senza ma contro un gesto “vergognosamente discriminatorio, che colpisce la persona, ne limita i diritti e ne lede la dignità”. È quanto esprime, in una lettera a tutti i Presidenti, la Commissione Albo Odontoiatri (Cao) nazionale «Un comportamento ignobile – dichiara il presidente nazionale, Giuseppe Renzo – che non può passare sotto silenzio e che ci riporta al Medioevo. Sono pronto a battermi in prima persona – continua – , nel rispetto delle leggi e del nostro Codice deontologico, per la tutela della libertà e della dignità delle persone e dei principi». La lettera esorta i Presidenti delle 106 Cao provinciali, in qualità di rappresentanti ordinistici e quindi di tutori dell’etica, a condannare energicamente situazioni come questa “che non fanno onore a un paese civile e democraticamente maturo”.

Anche l’ANTLO, – per bocca del suo Presidente Massimo Maculan – «manifesta la totale e piena solidarietà al professionista toscano fatto oggetto da queste insopportabili azioni e condanna senza esitazione alcuna ogni forma di discriminazione».

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