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La maggioranza dei farmacisti è a favore di un aggiornamento professionale sulla salute orale

La maggior parte dei farmacisti intervistati durante uno studio australiano considerano parte del loro ruolo assistere i pazienti per i problemi di salute orale e sentono la necessità di approfondire le loro conoscenze. (Photograph: racorn/Shutterstock)

gio. 8 settembre 2016

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BRISBANE, Australia: i ricercatori dell’Università del Queensland hanno intervistato i farmacisti australiani riguardo alle loro pratiche e opinioni sulla salute orale. Il 93% degli intervistati ha affermato che dare suggerimenti riguardo all’igiene orale rientra nei loro compiti di farmacisti. Tuttavia, una percentuale ancora più alta ha ammesso che un aggiornamento professionale sarebbe loro utile per acquisire una maggiore competenza sull’argomento.

«I farmacisti giocano un ruolo importante nella salute orale degli individui, un ruolo che spesso non è riconosciuto adeguatamente», ha detto all’Australian Journal of Pharmacy il co-autore dello studio, il dott. Christopher Freeman. «Con il nostro sistema sanitario gli individui hanno poco accesso alle cure dentistiche, i farmacisti potrebbero aiutare concretamente i pazienti nei problemi di igiene orale».

Sono stati intervistati 144 dentisti e l’84% di loro ha affermato di non aver problemi a dare suggerimenti riguardo a prodotti per la salute orale. Secondo gli intervistati, gli argomenti per i quali venivano più spesso interrogati erano analgesici per i dolori, afte, ulcere e mal di denti.

Solo il 68% degli intervistati si sono detti a proprio agio riguardo all’identificazione delle patologie orali e il 97% ha affermato che troverebbe ulteriori aggiornamenti professionali utili. Un ambito nel quale si è riconosciuto un gap di conoscenze è stato il trattamento dei fumatori, una condizione che implica diversi rischi a livello orale. Nello studio, solo l’8% degli intervistati ha affermato di chiedere se i pazienti fossero o meno fumatori, il 17% ha detto di interessarsi alla questione la maggior parte delle volte, il 35% solo alcune volte, il 30% quasi mai e il 10% mai.

Secondo i ricercatori, lo studio potrà rivelarsi utile nello sviluppo di programmi adeguati di aggiornamento per i farmacisti, in collaborazione con professionisti dentali. I risultati sono stati pubblicati ad agosto sull’International Journal of Pharmacy Practice, in un articolo intitolato «Describing the role of Australian community pharmacists in oral healthcare».

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