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Uno studio esamina gli strumenti per la cura orale dedicati ai consumatori

Ricercatori statunitensi dicono che sono insufficienti le evidenze che supportano l’efficacia della maggior parte dei prodotti per la cura orale dei consumatori (Immagine: alazur/Shutterstock).
Jeremy Booth, Dental Tribune International

Jeremy Booth, Dental Tribune International

mer. 27 ottobre 2021

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BUFFALO, New York, Stati Uniti: L’utilizzo dello scovolino aiuta a prevenire la malattia parodontale? L’assunzione di integratori alimentari o probiotici effettivamente migliora la salute parodontale? I ricercatori dell’Università di Buffalo a New York si sono immersi nel mondo dei prodotti dentali di consumo con l’obiettivo di separare la realtà dalla finzione aiutando i professionisti del settore e il pubblico a individuare le migliori pratiche per la prevenzione delle patologie parodontali.

I ricercatori hanno condotto una rassegna generale della letteratura relativa alla patologia parodontale e alla prevenzione primaria, con l’obiettivo di fornire una sintesi dei risultati delle azioni di cura orale che hanno evitato la parodontite. Essi hanno riscontrato che solo un numero ristretto di azioni auto-somministrate dimostrano in letteratura di offrire una maggiore protezione contro la parodontite e la gengivite rispetto allo spazzolamento giornaliero con uno spazzolino da denti manuale.

In un comunicato stampa dell’Università di Buffalo, il Dr. Frank Scannapieco, ricercatore principale dello studio e Professore di Biologia Orale presso la School of Dental Medicine di Buffalo, ha affermato che solo prove insufficienti supportano l’efficacia della maggior parte dei prodotti di consumo per la cura orale.

Quali prodotti per la cura orale hanno dimostrato di prevenire la malattia parodontale?
Scannapieco ha affermato che lo spazzolino è il caposaldo della cura orale quotidiana e un metodo affidabile per il controllo della placca. La ricerca ha dimostrato come gli scovolini e gli idropulsori siano più efficaci di altri prodotti per la cura orale interdentale nel ridurre la gengivite e dovrebbero essere utilizzati in associazione allo spazzolino. È stato anche dimostrato che i collutori a base di clorexidina gluconato, cloruro di cetilpiridinio e oli essenziali (come la Listerina) riducono la placca dentale e la gengivite.

Gli stuzzicadenti, ha detto Scannapieco, si sono rivelati utili per monitorare la salute delle gengive, poiché i consumatori possono controllare i segni della malattia parodontale picchiettando delicatamente le gengive.

Mancanza di prove sull’efficacia di spazzolini elettrici, filo interdentale e integratori alimentari
I ricercatori hanno scoperto che gli spazzolini elettrici non risultavano essere più efficaci nel ridurre la placca e la gengivite rispetto a uno spazzolino da denti manuale e che non esistevano prove a sostegno dell’uso del filo interdentale. Tuttavia, Scannapieco ha commentato nel comunicato stampa: «Anche se ci sono pochi studi che hanno esaminato specificamente gli spazzolini da denti o il solo filo interdentale, entrambi sono ancora essenziali. Il filo interdentale è particolarmente utile per rimuovere la placca interdentale nelle persone che hanno uno spazio ristretto tra i denti oltre a ridurre il rischio di cavità che si formano tra i denti».

I ricercatori hanno trovato poche prove che dimostrassero che l’uso di collutori a base di tea tree oil, tè verde, perossido di idrogeno, fluoruro stannoso, benzoato di sodio, extidina o delmopinolo potessero ridurre efficacemente la gengivite. Scarse prove sono state trovate per dimostrare che l’uso di probiotici e integratori alimentari possano migliore la salute gengivale.

I ricercatori hanno riferito che dentifrici e collutori contenenti triclosan hanno ridotto la placca dentale e la gengivite, ma come questo composto sia legato allo sviluppo di difetti riproduttivi e vari tipi di cancro, come affermato nel comunicato stampa.

La dottoressa Eva Volman, prima autrice dello studio e dentista presso l’Eastman Institute for Oral Health dell’Università di Rochester nello stato di New York, ha affermato che i risultati dello studio potrebbero aiutare sia i consumatori che i professionisti del settore. «Spero che questo articolo consolidi le evidenze rilevanti in modo completo, leggibile e utile a tutti gli operatori della salute orale e ai pazienti», ha commentato.

Lo studio, intitolato «Proven primary prevention strategies for plaque-induced periodontal disease—an umbrella review», è stato pubblicato nel numero di ottobre 2021 del Journal of the International Academy of Periodontology.

 

 

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