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BOCHUM, Germania: I metodi convenzionali di sterilizzazione non sono sempre efficaci contro tutti i tipi di patogeni. Il plasma, invece, può eliminare anche le formazioni batteriche fortemente resistenti, come dimostrato dalla giovane dott.ssa Katharina Stepelmann, professoressa dell'Istituto d'Ingegneria elettrica e tecnologie al plasma (Institute for Electrical Engineering and Plasma Technology) della Ruhr-Universität di Bochum. La dott.ssa ha sviluppato uno sterilizzatore capace di rimuovere efficacemente i germi dagli strumenti medici senza danneggiare il materiale di cui sono fatti.
La dott.ssa Stapelmann ha progettato una speciale camera di sterilizzazione modificando un cassetto capace di contenere i vassoi contenenti gli strumenti chirurgici. Con una superficie in formato DIN-A4, questo “cassetto” può essere utilizzato anche come un normale contenitore. “Si può, per esempio, introdurre il set che si utilizzerà per un'appendicectomia, sterilizzarlo e conservare la camera chiusa fino a quando non servirà per l'operazione” spiega la dott.ssa Stapelmann.
In confronto ai normali processi di sterilizzazione, la sterilizzazione al plasma permette un risparmio di energia, è più veloce e non utilizza radiazioni dannose o agenti chimici cancerogeni. A differenza dell'autoclave, la quale utilizza il calore umido, il processo al plasma può essere sviluppato per componenti sintetici e non danneggia o smussa gli elementi in metallo. Un prototipo dello sterilizzatore è già disponibile mentre la dott.ssa e il suo team sono al momento alla ricerca di un partner industriale che possa immettere il prodotto sul mercato.
L’articolo sulla nuova invenzione è apparso sulla testata online RUBIN – rivista scientifica della Ruhr- Universität di Bochum.
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