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La ricerca cinese impegnata nello studio di un nuovo strumento robotico per la preparazione dei denti

In un recente studio è stata testata una nuova tecnologia robotica per la preparazione dei denti. (Foto: Yuan, F. et al./ Sci. Rep. 6, 25281)

gio. 21 luglio 2016

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Pechino. In passato la tecnologia robotica è stata introdotta in diversi campi della medicina per cercar di aumentare la precisione e la qualità degli interventi chirurgici: ma questa tecnologia è ancora poco usata in odontoiatria. I ricercatori del Centro di Odontoiatria digitale dell’Università di Pechino stanno studiando uno strumento concepito appositamente per la preparazione automatica dei denti.

Grazie alla riduzione dei tempi di intervento la tecnologia robotica è in grado di superare alcuni limiti dell’operazione manuale, garantendo, ad esempio, massima accuratezza, grande stabilità (soprattutto nel superamento dei limini d’intervento manuale) e quindi miglior efficienza. Dal momento che nello studio dentistica questa tecnologia non è ancora introdotta, i ricercatori cinesi stanno realizzando una strumentazione robotizzata a questo scopo.

Fondata su una tecnologia multidisciplinare l’apparecchiatura si compone di uno scanner 3D intra-orale, un raggio laser a pulsazioni ultra-brevi a bassa temperatura, un braccio guida, un’unità di preparazione laser intra-orale e un apparecchio di collegamento tra strumento e dente, in grado di proteggere quelli adiacenti. L’apparecchiatura utilizza il software CAD per progettare la forma desiderata e generare un tracciato 3D per il laser.

Usando questo sistema è stato condotto un esperimento su quindici primi molari di un manichino. Durante il test, i ricercatori hanno poi registrato il tempo di preparazione per ogni dente, misurandone l’accuratezza con il software Geomagic Studio. Durante gli esperimenti, affermano i ricercatori, sono state ottenute superfici occlusali e assiali lisce e complete, mentre il tempo medio impiegato per ogni preparazione è stato di 17 minuti. Tuttavia, il sistema presenta ancora diversi limiti: se paragonata alla preparazione CAD standard, in quella del dente è stato rilevato un margine di errore di 0.05 - 0.17 mm. Analizzando inoltre i diversi campioni le riduzioni occlusali e l’angolo di convergenza si discostano significativamente l’uno all’altro.

Nonostante i risultati illustrino le potenzialità intrinseche nella preparazione automatica dei denti, sono necessarie ulteriori ricerche per migliorare l’accuratezza, l’efficienza e la sicurezza perché l’intero sistema possa essere usato in uno studio odontoiatrico. I futuri esperimenti dicono i ricercatori dovranno concentrarsi su altri tipi di restauro (es. faccette) prendendo in considerazione la struttura e la composizione dei denti di individui di varie età.

Intitolata “An automatic tooth preparation technique: A preliminary study” la ricerca è stata pubblicato il 29 aprile sul Scientific Reports journal.

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