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Joensuu – Uno studio dell'Università della Finlandia orientale ha analizzato come interventi preventivi personalizzati influenzino la salute orale e la qualità di vita dei pazienti anziani in assistenza domiciliare. Sebbene le misure abbiano migliorato la pulizia di denti e dentiere, accentuando di conseguenza caratteristiche funzionali e cognitive, hanno scoperto che il numero di denti affetti dalla placca è rimasto alto, anche dopo l’intervento.
Che si tratti di un’accentuata dipendenza dalle cure di sostegno o di un deterioramento dello stato di salute generale, tra gli anziani la scarsa salute orale è fenomeno comune e prevale soprattutto nei pazienti in assistenza domiciliare. Inoltre, il danno conoscitivo aumenta spesso il rischio di compromissione dell’igiene orale. Per analizzare l’efficacia degli interventi personalizzati nel mantenimento della salute della bocca, i ricercatori finlandesi hanno preso in considerazione un gruppo di 151 pazienti domiciliari dai 75 anni in su, per capire quanto influenzino la salute della bocca l’uso di uno spazzolino due volte al giorno, di un dentifricio al fluoro, della pulizia giornaliera degli spazi interdentali, della protesi e della mucosa orale.
Prima dell’intervento, il gruppo preso in esame e uno di controllo, composto di 118 partecipanti, sono stati sottoposti a un'intervista e un esame della bocca. Sei mesi dopo l’intervento sono stati nuovamente intervistati ed esaminati entrambi.
Dai risultati è emerso che le misure personalizzate migliorano l’igiene della protesi dentaria riducendo significativamente il numero di denti affetti dalla placca. Nel gruppo di controllo, al contrario, la salute della bocca è andata deteriorandosi durante il follow-up a sei mesi. Mentre nel gruppo di studio la capacità funzionale e cognitiva sono state significativamente associate a una migliore igiene della bocca, il numero di denti affetti da placca è rimasto alto anche dopo l'intervento.
I risultati dicono che per ottenere un miglioramento della salute orale in soggetti anziani più vulnerabili, l’approccio deve basarsi su esigenze individuali, per avere un certo successo. Il team addetto all’igiene orale dovrebbe fare una pianificazione attuando una prevenzione realistica su misura.
La ricerca faceva parte di uno studio più vasto chiamato NutOrMed – per ottimizzare alimentazione, salute orale e uso di farmaci tra i pazienti più anziani in cure domiciliari. Iniziata nel novembre 2012, i suoi risultati sono stati pubblicati il 14 febbraio 2017 nella rivista Age and Ageing in un articolo intitolato “Preventive oral health intervention among old home care clients”.
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