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Lo studio dell'intelligenza artificiale dovrebbe essere incluso nei programmi accademici

Gli studenti di odontoiatria in India hanno riferito di aver acquisito la maggior parte delle loro conoscenze sull'intelligenza artificiale dai social media (Image: Alexander Limbach/Shutterstock).

LUCKNOW, India: L’intelligenza artificiale (IA), una tecnologia in rapida evoluzione, è sempre più importante in diversi campi della medicina, tra cui l’odontoiatria, per compiti come la diagnosi, la pianificazione delle cure e la gestione dei dati.

Un nuovo studio che cerca di capire come l’intelligenza artificiale venga percepita dagli studenti di odontoiatria in India ha individuato potenziali ostacoli alla sua integrazione nella pratica odontoiatrica. Seppur la maggioranza del campione di studio riteneva l’applicazione dell’intelligenza artificiale in odontoiatria eccitante e credeva che avrebbe portato a grandi progressi, sono stati riscontrati sentimenti contrastanti circa la sua capacita di poter sostituire i dentisti e il suo ruolo quale strumento diagnostico definitivo.

Lo studio basato su un campione trasversale è stato condotto in otto scuole odontoiatriche selezionate casualmente in India, includendo come partecipanti studenti universitari e laureati in odontoiatria. Lo studio, che si è svolto da agosto a ottobre 2022, ha utilizzato un questionario che comprendeva sia domande chiuse che aperte riguardanti informazioni socio-demografiche, fonti di conoscenza sull’IA e percezioni della portata e dell'applicazione dell'IA in odontoiatria. Dei 937 intervistati, la maggior parte erano donne (67,7%) e gli studenti universitari rappresentavano l'84,3% dei partecipanti.

Lo studio ha rilevato che la consapevolezza e le conoscenze di base dell’IA in odontoiatria erano relativamente elevate tra i laureati e i laureandi, con il 62,8% che comprendeva i principi di funzionamento dell’IA, ma ha osservato come la consapevolezza delle sue applicazioni in ambito odontoiatrico era divergente. La fonte primaria di informazioni sull'IA per questi studenti erano i social media (55,4%). Sulla base di questa scoperta, i ricercatori hanno raccomandato di integrare lo studio dell'intelligenza artificiale negli attuali programmi odontoiatrici per assicurarsi che gli studenti in odontoiatria possano ricevere informazioni pertinenti e basate sull'evidenza.

Secondo lo studio, anche se gli studenti vedevano l'IA come un significativo progresso in odontoiatria, non ritenevano che avrebbe sostituito i dentisti, principalmente a causa degli aspetti sensoriali e interpersonali delle cure dentali, anche se pochissimi hanno affermato che l'IA non sia "amichevole" per i pazienti o che abbia un futuro limitato. In effetti, la maggior parte degli studenti di odontoiatria ha trovato l'IA entusiasmante e l'ha vista come uno strumento prezioso per la diagnosi, la prognosi e la pianificazione del trattamento. Hanno riconosciuto il suo potenziale in settori quali la diagnosi radiografica, la diagnosi delle lesioni dei tessuti molli, il posizionamento 3D degli impianti e l’odontoiatria forense.

Sono stati inoltre segnalati ostacoli significativi all’adozione dell'IA in odontoiatria, tra cui una formazione insufficiente nelle facoltà di odontoiatria e la mancanza di consapevolezza e di risorse tecniche. Inoltre, sono state osservate delle preoccupazioni circa il rapporto costo-efficacia dell'IA e la sua inclusione nel percorso di studi odontoiatrico.

La maggior parte degli studenti ha concordato sul fatto che i dati utilizzati nel machine learning vadano gestiti con cura per rispettare le normative sulla protezione dei dati, garantendo la riservatezza dei dati dei pazienti. I risultati suggeriscono anche che la combinazione di dati nell’uso dell'intelligenza artificiale richieda la collaborazione tra i medici, i ricercatori, i responsabili politici e l'industria per massimizzare i benefici e minimizzare i potenziali danni ai pazienti.

I limiti dello studio includono la dimensione del campione e la metodologia, che potrebbero aver influenzato i risultati. Gli autori raccomandano che la futura ricerca si concentri sullo sviluppo di modelli diagnostici di maggiore accuratezza e che guidi i responsabili politici sull'integrazione dell'intelligenza artificiale nell'educazione dentale.

Lo studio, intitolato “Attitude, perception and barriers of dental professionals towards artificial intelligence”, è stato pubblicato nel numero di settembre/ottobre 2023 del Journal of Oral Biology and Craniofacial Research.

 

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