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Linfoadenopatia ascessualizzata di origine odontogena: case report

Tc massiccio facciale.
P. Tavormina, F. Peradotto

P. Tavormina, F. Peradotto

mer. 4 maggio 2016

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Il processo infiammatorio/infettivo odontogeno, evento comune nella popolazione generale, può occasionalmente rappresentare l’origine di infezioni cervico fasciali di medio-grave entità soprattutto in ambito pediatrico.

Nonostante i progressi della scienza medica, ciò continua a rappresentare una minaccia spesso sottostimata. Di seguito, il caso di una piccola paziente sottoposta a drenaggio chirurgico di conglomerato linfonodale sottomandibolare ascessualizzato di origine odontogena. Si tratta di una bimba affetta da sindome di Charge (Coloboma - Heart defects - Atresia of the Choanae - Retardation of growth and developmental delay - Genital anomalies - Ear anomalies) definita per riscontro di estesa mutazione a livello del gene CDH7. Nata a termine, con diagnosi prenatale di agenesia del corpo calloso, presenta alla nascita ipotonia e atresia coanale destra, che viene corretta chirurgicamente in epoca neonatale, oltre a ipotiroidismo congenito. Nel tempo sviluppa quadriplegia e scoliosi.

All’età di 15 anni, in condizioni di scarso accrescimento (peso circa 9 kg), accede presso la nostra struttura per tumefazione sottomandibolare con cute sovrastante iperemica, accompagnata da ipertermia e disfagia. Tale lesione risultava resistente alla terapia medica effettuata con claritromicina. L’ecografia della regione ha indicato conglomerato linfonodale con aree di iniziale colliquazione.
In seguito a ricovero, inzia terapia empirica con ceftriaxone, metronidazolo e nistatina, e viene sottoposta ad approfondimento diagnostico. In particolare:

  • lo studio sierologico è risultato negativo per infezione specifica da Toxoplasma, Bartonella ed EBV;
  • l’RX torace evidenzia disordine del disegno polmonare in sede ilo-parailare.

Viene quindi sottoposta a TC massiccio facciale con mezzo di contrasto che evidenzia la presenza di “formazione espansiva perimandibolare destra con impianto angolare (4 cm x 6 cm), caratterizzata da densità sovrafluida e spiccato enhancement periferico con caratteristiche di parete, con iniziale compromissione della superficie mandibolare in continuità”. Tale reperto risulta compatibile con formazione di natura ascessuale di possibile origine odontogena.

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La lesione è stata quindi drenata chirurgicamente senza complicanze post operatorie. Alla luce del particolare caso clinico è stata richiesta consulenza odontoiatrica, in seguito alla quale la piccola paziente è stata sottoposta a estrazione degli elementi 85 e 46, compromessi da carie profonda con rammollimento della corona, e a curettage degli alveoli. La terapia antibiotica è stata adeguata sulla base dell’antibiogramma e la piccola sottoposta a medicazioni locali del letto chirurgico per i 15 giorni successivi con totale restitutio ad integrum.

Durante il ricovero è stata sottoposta inoltre ad approfondimenti riguardanti le condizioni cliniche generali con finale dimissione in buone condizioni, compatibilmente con la situazione clinica di base. Con questo caso clinico sottolineiamo come l’origine odontogena sia sempre da considerare soprattutto in ambito pediatrico e in presenza di comorbilità.

L'articolo è stato pubblicato su Dental Tribune Italian Edition, aprile 2016.

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