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WAKŌ, Giappone: replicando le proprietà adesive delle cozze che sono in grado di ancorarsi a superfici lisce, gli scienziati del RIKEN Research Institute in Giappone sono riusciti ad attaccare una molecola biologicamente attiva su una superficie di titanio, un metallo spesso usato nelle articolazioni artificiali e negli impianti dentali. La loro ricerca potrebbe portare allo sviluppo di nuovi materiali da utilizzare in campo dentale.
Quando si parla di funzionalità e compatibilità la natura è sempre un passo avanti alla scienza. Le cozze, per esempio, sono in grado di ancorarsi praticamente a ogni superficie grazie a una specifica proteina, detta L-dopa, che permette loro di creare forti legami anche con materiali lisci come la ceramica e i metalli.
Prendendo ispirazione da questa loro caratteristica, gli scienziati giapponesi hanno cercato di imitare la natura per migliorare la biocompatibilità nelle applicazioni mediche. «Abbiamo pensato che fosse interessante tentare varie tecniche per fissare una proteina biologicamente attiva su una superficie di titanio», ha detto l’autore principale Chen Zhang del RIKEN Nano Medical Engineering Laboratory.
I ricercatori sono riusciti a creare una proteina ibrida che negli esperimenti si è confermata in grado di fissarsi stabilmente alla superficie di titanio anche quando il metallo era stato lavato con tampone fosfato salino, una soluzione acquosa.
«È un caso che replica le proprietà adesive delle cozze, in grado di restare ancorate a materiali metallici anche sott’acqua», ha spiegato Zhang. Secondo il dott. Yoshihiro Ito, capo del Emergent Bioengineering Materials Research Team presso il RIKEN Center for Emergent Matter Science, questo processo può essere usato anche con altre proteine e potrebbe davvero portare alla creazione di nuovi e migliori materiali con applicazioni nella medicina rigenerativa.
Lo studio intitolato «A bioorthogonal approach for the preparation of a titanium-binding insulin-like growth-factor-1 derivative by using tyrosinase» è stato pubblicato sull’Angewandte Chemie International Edition journal.
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