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Individuate dalla ricerca fibre muscolari uniche collegate all’apnea notturna e al russamento

Ricercatori svedesi hanno scoperto un gruppo di fibre muscolari uniche, prevalenti in soggetti che russano e che soffrono di apnea del sonno. (Foto: ChameleonsEye/Shutterstock)

gio. 17 dicembre 2015

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Umeå, Svezia. Per meglio conoscere il ruolo dei muscoli superiori delle vie aeree in caso di disturbo del sonno nell’apnea ostruttiva, del linguaggio e nella disfagia, alcuni ricercatori svedesi hanno individuato fibre muscolari uniche nel palato molle della bocca, che, osservazione interessante, sembrano essere presenti in maggior numero tra russatori e pazienti affetti da apnea notturna.

Nell’indagine il team di ricercatori dell’Università di Umeå ha verificato che le vibrazioni del russamento e lo stiramento del tessuto possono causare danni neuromuscolari alle vie aeree superiori con effetti anche nell’apnea ostruttiva oltre a disfunzioni della deglutizione.

Nella comparazione tra i muscoli di soggetti sani e di pazienti affetti da apnea ostruttiva, si è scoperto un gruppo di fibre muscolari uniche presente nei russatori e in coloro che soffrono di apnea. La loro ubicazione è nel palato molle della bocca sia dei neonati che degli adulti.

«Queste fibre hanno uno speciale accumulo molecolare con assenza, o con struttura modificata, di alcune proteine chiave ‒ dice Shah Farhan del Department of Integrative Medical Biology dell'Università di Umeå ‒ Con nostra sorpresa l’assenza di tali proteine è stata riscontrata solo nelle malattie genetiche dei muscoli».

La scoperta porta ad una comprensione più profonda dell’evoluzione specialistica e della complessa anatomia e fisiologia delle vie aeree superiori. Secondo Shah, nell’analizzare la funzione e la patologia nei muscoli orofaringei, la futura ricerca dovrà tener conto delle caratteristiche biomeccaniche delle fibre e della loro particolare “citoarchitettura”.

«Ci auguriamo che i nostri risultati, così significativi, conducano a strategie di trattamento nuove e di maggior successo. È solo un passo, ma importante, di un lungo cammino» ha concluso Per Stål, professore associato del Department of Integrative Medical Biology.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati online il 24 novembre sul Journal of Anatomy in un articolo dal titolo “Unique expression of cytoskeletal proteins in human soft palate muscles”.

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