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Il successo di un’idea: risultati del progetto bellezza con sicurezza e opportunità per il futuro

Foto: per gentile concessione di Poiesis.
M. Di Gioia, E. Costa

M. Di Gioia, E. Costa

mar. 18 giugno 2013

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Leggerete di un’idea, un’idea appassionante e di come si è realizzata diventando un successo. Della situazione del mercato estetico in Italia e all’estero. Di una nuova figura di medico odontoiatra.

Progetto Bcs
Il progetto Bellezza con sicurezza (Bcs) è un progetto realizzato da Poiesis e Andi e costituisce la prima esperienza blended nel panorama odontoiatrico europeo. Si tratta di un corso FAD teorico promosso da Andi, che si conclude con una giornata residenziale nella quale si svolge un’esercitazione pratica su paziente. A renderla unica è anche l’argomento: la diagnosi e il trattamento dei tessuti molli periorali in odontoiatria con una visione multidisciplinare e integrata del viso.
La figura del nuovo odontoiatra attento ai tessuti periorali è l’idea che ha guidato il nostro percorso professionale cominciato una quindicina d’anni fa.
Intorno a questa idea alla fine del 2009 è nata la società scientifica Poiesis. Poiesis ha l’obiettivo di riunire tutti i professionisti interessati a una visione inter e multidisciplinare dell’odontoiatria, e in particolare dell’estetica in odontoiatria, e di collaborare con tutte le società che hanno come loro fondamento la centralità del paziente in termini di qualità delle cure e di ricerca estetica intesa come salute e benessere.
A soli due anni dalla sua nascita, Poiesis ha la grande opportunità di realizzare appieno la sua mission mediante il progetto Bcs.

Obiettivi
Il progetto si propone di:

  • motivare ai trattamenti di estetica facciale la porzione di mercato attiva, cioè che già riceve trattamenti negli studi odontoiatrici;
  • ampliare l’offerta e i servizi forniti dagli studi ai propri pazienti, determinando un incremento del fatturato che, viceversa, risulta in calo dal 2007 per la maggioranza degli studi (si veda Lo stato dell’odontoiatria in Italia, Andi 2010). L’integrazione dei trattamenti periorali costituirebbe un input per gli studi monoprofessionali non competitivi a convertire la propria struttura organizzativa verso forme più al passo con i tempi, capaci di reggere il mercato;
  • contribuire alla fidelizzazione dei pazienti grazie all’apertura a una visione moderna e integrata di estetica del viso e del sorriso;
  • inserire, con attività di consulenza presso altri studi, quella percentuale di giovani dentisti che già dal 2007 ha dimostrato di non essere in grado di avere un proprio studio professionale;
  • avviare campagne, rivolte ai cittadini, di sensibilizzazione alla salute, al benessere e all’attenzione alla qualificazione degli operatori anche per trattamenti estetici minimamente invasivi;
  • collaborare con altre associazioni che abbiano già in atto azioni simili (per esempio Sidp, che ha recentemente lanciato la campagna di prevenzione “stili di vita”) per convertire quella fascia di mercato che non accede alle cure odontoiatriche.

Attraverso la diffusione di informazioni corrette e un training adeguato sulle procedure si può arrivare al riconoscimento del medico odontoiatra quale professionista di riferimento di trattamenti a forte impatto sull’estetica del viso.
Abbiamo la convinzione che un progetto di informazione e formazione degli operatori del settore possa rapidamente portare benefici a tutte le parti in causa:

  • tutelando la salute dei cittadini;
  • proteggendo gli operatori qualificati;
  • e le aziende produttrici di prodotti di qualità dalle conseguenze di una cattiva medicina.


Questione sicurezza
La richiesta di trattamenti estetici è aumentata in maniera esponenziale nel corso dell’ultimo decennio (Tab. 1). Al fenomeno, che ha assunto le dimensioni di un evento culturale di massa e globalizzato, ha contribuito l’introduzione sul mercato dei trattamenti estetici non chirurgici. Tra questi i più richiesti sono i trattamenti a base di filler, in particolare di acido ialuronico, e il botulino a uso cosmetico. Un aumento di richieste così repentino e imponente ha offerto al mercato la ghiotta opportunità di rispondere con qualunque mezzo, dimenticando la natura dei trattamenti che venivano forniti con ovvie conseguenze sulla salute dei fruitori finali.
Nel 2009 l’Asaps (American Society of Aesthetic Plastic Surgeon) lancia infatti una campagna sicurezza negli Stati Uniti, una campagna di informazione volta a fornire al pubblico le informazioni necessarie affinché i trattamenti estetici vengano svolti da operatori qualificati in strutture adeguate e con materiali sicuri.
Anche Poiesis è molto sensibile alla questione sicurezza; siamo convinti che i filler iniettabili siano procedure mediche e debbano essere effettuati solo da clinici qualificati e in ambulatori medici.

Azioni
Per essere sicuri che il progetto venga incontro alle esigenze degli operatori odontoiatrici italiani l’Andi invia a un campione di 2.000 associati un sondaggio circa l’introduzione delle tecniche del periorale in uno studio odontoiatrico. La risposta conferma l’interesse in oltre l’80% dei soggetti.
Contemporaneamente Poiesis verifica i dati disponibili relativamente alla situazione del mercato estetico italiano e trova conferma circa la giustezza dell’idea da cui stava nascendo il progetto

Il progetto si articola in tre azioni:
1. informazione: rivolta al pubblico e agli operatori;
2. formazione: training specifico delle tecniche di base rivolto a un gruppo selezionato di tutor che sia in grado di formare gli odontoiatri;
3. marketing: diffusione dell’informazione relativa a questa iniziativa tramite l’invio di newsletter agli operatori; informazione al pubblico che non è abituato a richiedere trattamenti dei tessuti molli periorali al dentista.

Risultati
Al termine di 8 week-end, nel corso di 11 mesi, sono stati formati 21 tutor, i quali si sono successivamente resi disponibili a condurre le giornate pratiche residenziali aperte a un massimo di 7 partecipanti. A partire da giugno 2012 sono stati tenuti 50 corsi in tutta Italia ai quali hanno partecipato 250 dentisti.
I grafici presentati qui di seguito illustrano i risultati ottenuti dall’esame delle risposte a due moduli di valutazione, distribuiti ai partecipanti ai corsi, e un modulo sottoposto ai pazienti.
L’analisi dei grafici mostra con chiarezza che l’iniziativa ha riscontrato grande interesse da parte dei colleghi, specie se già avviati nella professione (età media partecipanti ai corsi 47 anni). Gli odontoiatri sono pronti ad ampliare i servizi offerti dai propri studi e richiedono perfezionamento e formazione per il loro personale ausiliario.
I pazienti sono pienamente soddisfatti dei trattamenti ricevuti, superando quelle iniziali resistenze legate alla sfiducia generata in questi anni dalla disinformazione diffusa attraverso i media. Si dichiarano favorevoli ad affidare la cura del proprio sorriso, a livello sia intraorale sia extraorale, al proprio medico odontoiatra con il quale hanno un rapporto solitamente continuativo. I risultati hanno confermato la correttezza dell’idea che ci ha ispirato per la realizzazione del progetto. Questa esperienza, insolita nel panorama dell’odontoiatria classica, ci ha rafforzati nel convincimento di proseguire con l’attività di Poiesis sulla strada intrapresa.

Situazione del mercato estetico
L’analisi dei dati italiani e stranieri indica che l’interesse ai trattamenti estetici è prevalente da parte dei soggetti di sesso femminile (80% secondo le statistiche AAFPRS del 2012); l’età delle pazienti maggiormente interessate è compresa tra i 40 e i 55 anni (48% delle procedure totali secondo ASPS).
La fascia d’età è sovrapponibile, a grandi linee, a quella dei dati italiani pubblicati nel 2011 dal I Osservatorio di Chirurgia estetica italiana.
It’s alla about the face, è la conclusione cui giunge l’American Society of Plastic Surgery. Il report di recente pubblicazione relativo ai dati raccolti nel 2012 indica un trend ancora in crescita delle procedure estetiche non chirurgiche (+ 137% di crescita dal 2000); tra queste i trattamenti a base di botulino e di filler rappresentano quasi il 70%.
Esiste però una significativa differenza tra il mercato internazionale e quello italiano: i filler in Italia sono molto più richiesti del botulino.
Secondo una statistica della ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) condotta con il supporto di tutte le società di chirurghi plastici delle varie nazioni, l’Italia si posiziona al IV posto con 123.750 iniezioni di filler, dopo gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone, e al VI posto del totale delle procedure estetiche (chirurgiche e non), mentre non compare tra le prime dieci per numero di infiltrazioni di botulino.
Assume una grande importanza, secondo la nostra interpretazione, l’azione di informazione corretta al pubblico. Il recente sondaggio condotto da Doxapharma a maggio 2012 su un campione di 1.500 soggetti (1.000 donne e 500 uomini) rende evidente che le ragioni che tengono il 39% dei soggetti lontani dagli ambulatori medici sono economiche, ma per il 16% invece è la preoccupazione delle notizie sentite alla TV. Tale percentuale resta immutata dal 2010.
Comprensibile è la preoccupazione del risultato, specie se si tratta del viso, elemento che rappresenta anche nel mercato americano il principale deterrente ai trattamenti. I clienti italiani indicano inoltre di osservare molto l’aspetto organizzativo degli ambienti e dell’intero team che offre un servizio estetico. Insomma, lo studio deve parlare per noi: il messaggio deve arrivare coordinato, dagli spazi di accoglienza dei pazienti all’immagine di un team che deve essere in grado di comunicare affidabilità esperienza e alta professionalità.
I trattamenti di estetica sono pertanto da intendere come inseriti in un discorso più ampio di cura della funzione e dell’estetica della bocca, del sorriso e del benessere della persona che si rivolge alle nostre cure.
È un percorso, quello che proponiamo, che si realizza con il paziente senza tralasciare nessuno degli aspetti che lo faranno tornare a sorridere.

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Idee per il futuro
Il sentiero ormai è stato tracciato: la nuova odontoiatria estetica si esprime con l’integrazione del piano di trattamento extraorale e intraorale. Il binomio vincente, dall’analisi di tutti i dati più recenti, è quello di bellezza e salute. L’equilibrio e l’armonia del viso, obiettivi dei nostri trattamenti, si intendono come equilibrio della forme osservate nelle diverse angolazioni quando il soggetto è statico o nella dinamica del sorriso, della fonazione, delle espressioni facciali.
L’importanza che assume il trattamento di tutte le componenti del terzo medio e inferiore del viso risiede nella possibilità di migliorare l’espressione generale di un viso agendo sui tessuti intra e periorali e migliorando la qualità del sorriso.
L’impegno di Poiesis si continuerà a sviluppare a trecentosessanta gradi per il riconoscimento della nuova e più completa figura di medico odontoiatra, sia come interlocutore a livello istituzionale che con le compagnie di assicurazioni. Continueremo a proporre formazione con l’obiettivo di elevare al massimo possibile la qualità delle prestazioni offerte dai membri della società.

L'articolo è stato pubblicato, in versione ridotta, sul numero 2 di Cosmetic Dentistry Italy 2013.

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