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Il Presidente Nazionale presenta il Codice Etico Andi

Gianfranco Prada, Presidente Andi
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gio. 13 giugno 2013

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Dopo un lungo percorso di costruzione associativa, l’Assemblea Nazionale dei Delegati Andi dello scorso 31 maggio ha approvato con 256 voti favorevoli, 16 contrari e 4 astenuti il Codice Etico Andi.

La condivisione del Codice Etico è iniziata nel 2011, coinvolgendo la base associativa e le Sezioni provinciali permettendo così di stilare un documento ampiamente partecipato e che rispetta le esigenze della professione.
Abbiamo chiesto al Presidente Gianfranco Prada di illustrarcelo.

Presidente Prada perché l’esigenza di un Codice Etico Andi?

Per indicare in modo più stringente e vincolante alcuni principi a chi decide volontariamente di iscriversi ad Andi; uno strumento che consentirà all’Associazione di dare garanzie, anche di fronte all’opinione pubblica, per i propri iscritti.
In un periodo come l’attuale dove la deriva lavorativa è divisa tra le logiche professionali e quelle commerciali, avevamo la necessità di mettere dei punti fermi e chiari su cosa volesse dire “essere dentista Andi”. Attraverso il Codice Etico Andi andiamo a stabilire un patto più stringente e vincolante con i nostri iscritti, regolando il rapporto degli Associati tra di loro, con l’Associazione e con gli interlocutori terzi.

Quindi il dentista Andi è diverso dagli altri dentisti?
Iscrivendosi all’Associazione e di conseguenza impegnandosi a seguire il Codice Etico Andi il dentista Andi fa una scelta di campo. Questo non vuole dire essere meglio o peggio di chi non è associato ma dichiarare chiaramente di voler impegnarsi a seguire una condotta professionale determinata e chiara dove il rispetto dei propri pazienti, dei colleghi, dell’Associazione e della professione è determinante.

Ma il Codice Deontologico non era sufficiente?
Il Codice Deontologico è la guida morale e professionale di tutti noi. Il Codice Etico Andi non è in contrapposizione con quello dell’Ordine ma partendo da quello disciplina in maniera più stringente alcuni aspetti del comportamento del Dentista ANDI stabilendo un maggior senso di appartenenza all’Associazione. Rispetto al Codice Deontologico, il Codice Etico Andi, essendo l’adesione all’Associazione volontaria, può approfondire e valorizzare meglio temi importanti come il patto generazionale, la pubblicità ed il comportamento rispetto ai pazienti ed ai colleghi, soprattutto in caso di contenzioso.

Ma indicando regole più stringenti non si rischia di perdere associati?
Potrebbe capitare, come ricordavo prima l’iscrizione ad Andi è volontaria e non obbligatoria ed è una scelta che va rinnovata ogni anno credendo nei valori che l’Associazione diffonde. Oggi Andi con i suoi oltre 23 mila soci rappresenta il 65% degli otre 35mila dentisti liberi professionisti in attività (dati Agenzie Entrate 2011), noi vogliamo poter dire che questi colleghi si riconoscono nel modello di esercizio professionale che da sempre come Associazione sosteniamo. Il Codice Etico Andi non fa altro che mettere per iscritto quei valori.
Se alcuni degli attuali 23mila Soci non riterranno di dover rispettare le regole che abbiamo deciso di darci possono ovviamente valutare di non iscriversi o preferire altre associazioni che accettano chiunque.

E’ vostra intenzione promuovere il dentista ANDI verso l’opinione pubblica?
Già lo facciamo con tanti mezzi e con il progetto Network andremo a evidenziare ai cittadini i valori dei dentisti Andi, che da ora sono impegnati a rispettare il nostro Codice Etico.

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