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“Il digitale non deve essere un’oggetto ma lo strumento di lavoro quotidiano”

Redazione Tueor Servizi

Redazione Tueor Servizi

gio. 27 agosto 2020

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In occasione del prossimo Summer Meeting della Digital Implant & Restorative Academy, evento apripista verso una nuova riprtenza degli eventi residenziali, abbiamo avuto modo di intervistare uno dei soci fondatori della DIRAcademy, il dott. Riccardo Scaringi, per analizzare i temi del Meeting che si svolgerà nella prima metà di settembre a Otranto.

Buon giorno dott. Scaringi. In quanto socio fondatore della Digital Implant & Restorative Academy (DI&RA), vuole darci qualche anticipazione sulle modalità di svolgimento del congresso che andrà in scena dall’11 al 12 settembre a Otranto?
Questi ultimi mesi hanno sostanzialmente trasformato la nostra visione globale di vita e ancora siamo alle prese con un trasformazione che non ha eguali. In ambito didattico formativo tutte le società scientifiche hanno cercato di rispondere alle necessità dei colleghi fornendo nuovi ausili nella didattica digitale che per noi ha rappresentato da sempre il focus associativo, in cui abbiamo sviluppato un’ampia gamma di eventi a distanza. Il pensiero è quello di organizzare questo Meeting all’insegna del rispetto delle vigenti norme, consentendoci di riavvicinarci ai colleghi con un programma volto all’analisi attuale delle tecnologie in uso. Il programma si svolge in due giornate con un’attenzione anche alla figura dell’assistente di studio in ambito digitale che necessita sempre più anche di competenze informatiche. I relatori che hanno gentilmente aderito al programma hanno un’ampia e consolidata esperienza clinica e sapranno sicuramente affrontare il tema sviluppato su base scientifica in applicazione clinica e odontotecnica quotidiana.

Partendo dal titolo del congresso, Odontoiatria digitale: Funziona nella pratica di tutti i giorni?, sembra che si voglia far luce sulla reale importanza che può ricoprire il digitale nella pratica giornaliera. Potrebbe brevemente illustraci quali sono i reali vantaggi dell’utilizzo quotidiano del digitale?
Nella pratica quotidiana siamo involontariamente subissati dal flusso digitale che riguarda la comunicazione verbale e visiva. In ambito Odontoiatrico siamo fortunati perché il digitale rappresenta una evoluzione di quanto in questi anni siamo stati in grado di sviluppare, elevando un altissimo valore assoluto del risultato clinico operativo. Lo sviluppo sempre crescente dell’innovazione tecnologica porta il clinico a voler confrontare il digitale con l’analogico, in realtà i materiali e le conoscenze hanno modificato il flusso di lavoro, possiamo così definire tale evoluzione migliorativa nella comunicazione coi pazienti e transitoria nell’eccellenza dei risultati operativi.

Come in ogni ambito scientifico possono emergere degli aspetti più “oscuri” che possono rallentare la curva di apprendimento di una tecnica e di conseguenza la scelta dell’operatore nel continuare su una determinata strada. Partendo dalla sua grande esperienza di utilizzatore del digitale, potrebbe illustrarci quali saranno gli aspetti più complessi che il Congresso illustrerà e cercherà di chiarire?
Talvolta “il semplice si trasforma in complesso per mezzo dell’inutile”: noi faremo il contrario, cercando di far emergere quali siano i passaggi chiave che conducono alla corretta esecuzione operativa, al fine di non tralasciare quelle chiara letture esecutive che rendono il risultato clinico ottenuto eccellente. L’ambito chirurgico associato a quello protesico sono i due aspetti più interessanti su cui i relatori faranno luce rispetto alle “oscurità cliniche” che ancora oggi sono presenti.

Essendo ancora coinvolti nella pandemia da Covid-19, sembra abbastanza logico ritrovare all’interno del programma la presenza di questa tematica. Potrebbe dirci come verrà affronto questo argomento durante l’evento e come l’odontoiatra digitale possa svolgere un ruolo a supporto di questa emergenza sanitaria?
Il Virus digitale è possibile prevenirlo con Antivirus dedicati, purtroppo non è così per il Corona Virus. Questi mesi di lockdown ci hanno tenuti divisi solo fisicamente, da subito ci è parso evidente e utile attivarci con meeting dedicati alla tematica delle sicurezza, in primis di pazienti e dei collaboratori degli studi dentistici. Abbiamo sviluppato ampiamente l’argomento e in questa prima ed importante occasione in cui ci ritroveremo fisicamente approfondiremo tali tematiche. Nel meeting il Dr. Calarco affronterà gli aspetti di tipo assicurativo nei confronti dei clinici che prestano la loro attività in regime di consulenza.

In una recente intervista che ci ha rilasciato, ha voluto mettere in evidenza come la curva di apprendimento possa essere più rapida per la fase di progettazione rispetto alla fase chirurgica. Quali sono i consigli che lei vuol dare all’operatore per poter superare le difficoltà di quest’ultima fase?
Nell’ambito dell’approccio alla risoluzione clinica tramite l’ausilio di tecnologie digitali, il consiglio è sempre quello di affrontare i casi clinici a difficoltà crescente consolidando le conoscenze e le esperienze vissute in questo ambito. Il clinico che ha già maturato un’esperienza chirurgico-protesica necessita di una curva di apprendimento nell’impostazione digitale che gli permetterà di migliorare ulteriormente la sua visione pre-chirurgica del caso clinico raggiungendo risultati altamente predicibili.

In una intervista che abbiamo realizzato con il Prof. Falk Schwendicke, vice-direttore del dipartimento di odontoiatria operativa e preventiva della Charité-di Berlino, abbiamo affrontato il tema delle potenziali applicazioni dell’intelligenza artificiale (IA) nella clinica odontoiatrica. Potrebbe dirci se qualche relazione tratterà anche questo aspetto?
La teleodontoiatria oggi rappresenta un grosso potenziale che consente di monitorare il paziente a distanza, tali soluzioni sono già in grado di interagire con l’intelligenza artificiale. Spetta al clinico poter dare un senso alle immagini catturate dal paziente al proprio domicilio. Esistono dei semplici schermi che possono standardizzare la posizione di una foto eseguita con lo smartphone dando un’evoluzione ai complessi dati clinici raccolti, queste immagini possono essere utilizzate sovrapponendole alle precedenti creando un follow-up a distanza col professionista clinico di riferimento. Alcuni di questi aspetti saranno affrontati all’interno del programma del nostro meeting.

Il digitale ha anche rivoluzionato il modo di comunicare con il paziente. Quali possono essere gli ulteriori sviluppi del digitale da questo punto di vista?
Il digitale ha rivoluzionato la comunicazione col paziente, trasformando la spiegazione della terapia impostata in immagini rappresentative, valutate sotto una visione meno traumatica e apprensiva per il paziente stesso. Gli sviluppi in tal senso saranno sempre più rivolti ad una comunicazione immediata e comprensibile anche per i non addetti. I benefici sono dati anche da una immediatezza nel riscontro del risultato finale, un minor traumatismo delle tecniche impiegate in ambito chirurgico e protesico, basti pensare alla possibile sostituzione dell’impronta con le sue paste che sono mal tollerate dal paziente.

Come pensa che il clinico possa trovare uno spazio in un mondo apparentemente così complesso come quello del digitale?
Reputo indispensabile che il clinico inesperto di digitale debba seguire un’adeguata scolarizzazione degli strumenti che pensa di utilizzare al fine di poter meglio gestire il cambiamento all’interno della sua attività clinica, ed è altrettanto necessario che l’intero staff abbia le conoscenze adeguate per far si che il digitale non rappresenti un’oggetto ma lo strumento di lavoro quotidiano. Per questo motivo da sempre abbiamo puntato come Academy ad una comunicazione trasversale ma semplice ed adeguata ai vari gradi di utilizzo, pertanto invito i colleghi a seguirci nel tempo così da mantenersi aggiornati alle procedure sempre più evolute.

 

Contatti
www.diracademy.it
Facebook @diracademyitalia
Instagram @diracademy
rs@riccardoscaringi.com
scaringi@diracademy.it

Scarica QUI la brochure dell’evento.

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