Prof. em. Dr. Daniel Buser DDS, Dr. George Raeber Head of Global Product Management, SDIS, Straumann Group, Dr. Mikael Bonora, Dr. Christian Jarry, Dr. Algirdas Puisys, Dr. Eglė Vindašiūtė-Narbutė
I ricercatori hanno testato l’efficacia di una terapia fotodinamica antimicrobica più economica e accessibile per curare l’alitosi nei bambini che respirano con la bocca (mmagine: T.Photo/Shutterstock).
SÃO PAULO, Brasile: la respirazione con la bocca colpisce circa la metà della popolazione e può causare l’alitosi, una condizione che, a sua volta, è associata a uno sviluppo psicologico e sociale negativo nei bambini. La terapia fotodinamica antimicrobica (aPDT) è un trattamento ampiamente collaudato per l’alitosi e alcuni ricercatori delle università brasiliane e uruguaiane ne hanno testato l’efficacia in combinazione con un colorante a base di annatto nei bambini che respirano con la bocca. L’annatto, un pigmento arancione-rossastro derivato dall’arbusto dell’urucum, può essere utilizzato con la luce blu di un comune dispositivo di fotopolimerizzazione dentale e, secondo i ricercatori, potrebbe rendere il trattamento dell’alitosi più accessibile e conveniente per i dentisti.
Nello studio, 52 bambini che respiravano con la bocca e soffrivano di alitosi sono stati divisi in due gruppi: il gruppo 1 è stato sottoposto a spazzolamento dei denti, uso del filo interdentale e un trattamento aPDT con uno spray al 20% di annatto sul dorso della lingua, mentre il gruppo 2 a spazzolamento dei denti, uso del filo interdentale e raschiamento della lingua. L’alitosi è stata misurata con un alitometro subito dopo il trattamento, a sette e 30 giorni di distanza. In entrambi i gruppi, i ricercatori hanno osservato una diminuzione significativa dell’alitosi subito dopo il trattamento e una variazione statisticamente trascurabile dei livelli di alitosi nei follow-up post-trattamento. Entrambi i cicli di trattamento hanno dimostrato un’elevata efficacia e durata; tuttavia, è stata riscontrata una differenza significativa tra i gruppi nelle osservazioni post-trattamento, indicando una maggiore efficacia del trattamento aPDT.
Una concentrazione del 20% di annatto fotosensibilizzante è stata spruzzata sul dorso della lingua e applicata con la luce LED blu di un dispositivo di fotopolimerizzazione dentale (Immagine: Sandra K. Bussadori et al./PLOS ONE).
La coautrice, la Prof.ssa Sandra Kalil Bussadori, dentista pediatrica, ha spiegato in un comunicato stampa che l’aPDT è tipicamente associata a costi elevati, poiché richiede una luce laser rossa e un fotosensibilizzatore al metilene blu. «Perché non offrire ai professionisti della salute un’opzione più accessibile? È stata questa l’intuizione che mi ha portato a sviluppare un fotosensibilizzatore da utilizzare con il dispositivo di fotopolimerizzazione a LED che i dentisti hanno già. Per i dispositivi dotati di LED blu, avremmo dovuto sviluppare un colorante rosso. Ecco perché ho pensato all’annatto», ha dichiarato la Prof.ssa Bussadori, aggiungendo che un più facile accesso al dispositivo di fotopolimerizzazione necessario ne avrebbe favorito l’adozione. Dopo diverse formulazioni e test clinici, nel 2020 ha brevettato uno spray all’annatto.
Discutendo i risultati, gli autori hanno affermato che potrebbero contribuire al trattamento clinico dell’alitosi nella pratica quotidiana. «Questo è particolarmente rilevante, dato che la maggior parte dei dentisti dispone già di questa fonte di luce nel proprio studio. Inoltre, l’uso dell’annatto come fotosensibilizzatore naturale rappresenta un approccio innovativo. Grazie all’accessibilità della sorgente luminosa e del fotosensibilizzatore, questa tecnica potrebbe essere utilizzata in modo efficace e semplice», scrivono i ricercatori. L’annatto deriva dai semi dell’arbusto urucum, noto anche come achiote o Bixa orellana, ed è originario delle regioni tropicali delle Americhe.
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