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È obbligatoria la convenzione per l’utilizzo di emocomponenti autologhi non trasfusionali

Stefano Fiorentino, www.studiolegalefiorentino.it
Stefano Fiorentino

Stefano Fiorentino

mar. 24 aprile 2018

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In una materia irta di ostacoli burocratici come l’utilizzo degli emocomponenti (EUNT) Stefano Fiorentino, grande esperto in materia, dà in anteprima notizia di un importante provvedimento del Ministero della Salute.

Possiamo dirlo: era ora. Sollecitato da più parti, ed in particolare dalle più rappresentative Associazioni Scientifiche di categoria (ANTHEC, SIMCRI, SIOT E SICPRE tra le altre) il Ministero della Salute, rispondendo agli innumerevoli quesiti sull’annosa questione del rilascio delle convenzioni per la produzione e l’utilizzo degli Emocomponenti autologhi ad Uso Non Trasfusionale (EUNT), si pronuncia in maniera radicalmente diversa rispetto al passato.

Per focalizzare il problema, ricordiamo che il 25 maggio 2017 era stato sancito l’Accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome circa le modalità di produzione e utilizzo degli EUNT e che nel documento in questione, come per altro evidenziato proprio nel Dental lo scorso settembre, esistevano molteplici aspetti di criticità.

L’accordo conteneva la bozza di convenzione che doveva essere utilizzata uniformemente in tutta Italia ma in tale bozza (applicabile entro e non oltre il 31 dicembre 2017) alcuni aspetti diventavano di difficile attuazione.

In primo luogo i costi di tali procedure (EUNT) non erano più previste a carico del cliente ma dell’ASL di residenza.

In secondo luogo, come conseguenza della particolare imputazione dei costi, le Regioni nell’ambito della programmazione sanitaria potevano indicare un numero chiuso di procedure, invalicabile anche se la prestazione fosse eseguita ad un privato che volesse pagarla direttamente. Ultimo ma non ultimo, le prestazioni potevano essere fornite solo se inserite nell’elenco di quelle “appropriate”, elenco in via di definizione al tavolo tecnico del Centro Nazionale Sangue.

In buona sostanza: numero chiuso, contrazione dei costi e dei rimborsi, limitazione delle indicazioni di utilizzo. Per evitare problematiche interpretative il risultato di questo “pasticcio all’italiana” è che dal primo gennaio di quest’anno sino ad oggi sono state rilasciate pochissime convenzioni in attesa di un chiarimento ministeriale.

Per venire incontro a queste problematiche, il Ministero della Salute, specificamente sollecitato, ha emanato una circolare in data 8 marzo 2018, per far chiarezza sui contenuti del l’Accordo Stato Regioni di cui sopra.

Lo diciamo subito, anticipando chi leggendo questo articolo andrà alla ricerca del documento integrale per meglio capirne la portata: la circolare non chiarisce per nulla le problematiche sopra citate, in quanto rimanda il tutto ad un documento “chiarificatore” in imminente emanazione da mesi dal Centro Nazionale Sangue ma di cui non si hanno ancora notizie certe.

Ricordando le specifiche tecniche e di qualità per ottenere il convenzionamento autorizzatorio alla produzione e l’utilizzo degli EUNT (ovvero quelle previste nel DM 2.11.2015. Allegato X) la circolare ministeriale, afferma tuttavia per la prima volta, una cosa di grande peso giuridico, in materia di emocomponenti.

Sottolinea espressamente che, se sono rispettate le condizioni di qualità e sicurezza previste nel DM 2.11.2015, la stipula della relativa convenzione è obbligatoria!, affermazione che costituisce un unicum nella lunga storia tra ASL, Servizi Trasfusionali e strutture, soprattutto private e principalmente dentisti, che richiedevano la convenzione senza magari per ottenere risposte, oppure ottenendone di negative basate sulle più svariate (e spesso inconsistenti!) motivazioni.

La Circolare del Ministero ora cambia la prospettiva in modo radicale: nel rispetto dei limiti di legge, esiste un obbligo giuridico, sancito dal Ministero della Salute, al rilascio della convenzione. Pertanto la discrezione nel rilascio della convenzione autorizzatoria si ferma ora alla valutazione dei requisiti di qualità e sicurezza della struttura richiedente.

Se sono soddisfatti, la convenzione deve obbligatoriamente essere stipulata. Amici dentisti di tutta Italia, avete ora un’arma molto importante (ed efficace) da utilizzare nella richiesta delle convenzioni autorizzatorie in materia di EUNT.

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