In una relazione presentata a Roma, Flora Ippoliti osserva nel seguente articolo come l’attivazione protratta del sistema immunitario (infiammazione), dovuta a eventi stressanti non risolti, sottrae energia all’intero organismo con conseguenti alterazioni funzionali di organi e apparati che determinano malattie sistemiche dismetaboliche come obesità e diabete tipo 2 alle quali si associano parodontiti e parodontosi.
Recentemente l’attenzione dei ricercatori si è focalizzata sulla relazione tra patologie orali e malattie croniche sistemiche, soprattutto obesità e diabete tipo 2 a causa della loro allarmante diffusione nelle società occidentali. La psiconeuroimmunologia si occupa dell’ampio rapporto tra organismo e ambiente attraverso lo studio della relazione tra lo stress, il sistema immunitario e le ripercussioni sulla salute. Soprattutto lo stress psicosociale spesso associato a uno stile di vita scorretto (lavoro notturno, alimentazione inadeguata, sedentarietà forzata etc.) induce, nel lungo periodo, alterazione del sistema immunitario con secrezione di sostanze infiammatorie, citochine e neuropeptidi, molecole indispensabili e utili nel collegare la “periferia” al sistema nervoso centrale. In tal modo si ha l’attivazione della risposta immune definita “infiammazione neurogenica acuta”, che deve avere la sua risoluzione entro 28-30 giorni; il che non avviene se lo stimolo stressogeno perdura e attiva una risposta infiammatoria cronica all’origine dell’insorgenza delle patologie sistemiche sopra citate.
Gli organi con alta densità di recettori per i neuropeptidi come il polmone e l’intestino, sono molto più suscettibili di altri alle patologie da stress e all’infiammazione neurogenica. Quest’ultima è strettamente associata a fibre non mieliniche di nervi sensitivi denominate fibre C presenti anche nella polpa dentaria. I relativi neuropeptidi coinvolti nel processo flogistico-doloroso sono la sostanza P (SP), le neurochinine A e B, la somatostatina. La SP aumenta nel cervello in risposta a numerosi e differenti tipi di stimoli stressogeni di natura psicosociale e soprattutto in momenti di ansia. Ebbene tutto ciò contribuisce al rischio di malattie parodontali per le quali ancora una volta l’infiammazione è la principale e comune causa patogenetica.
Sempre più evidenze indicano che lo stress induce un’alterazione nel bilancio energetico dell’organismo: infatti alcune strutture del sistema limbico, responsabile dell’elaborazione delle percezioni alla base delle nostre emozioni, sono connesse attraverso specifiche vie nervose ai centri ipotalamici della fame e della sazietà che controllano l’attività metabolica giornaliera, influenzandone la funzione. Per lo stesso motivo chi è stressato cerca gratificazione: mangia troppo e male, preferisce cibi ricchi di grassi e zuccheri raffinati che stimolano i circuiti della ricompensa (comfort foods) e innescano un circolo vizioso che porta all’accumulo di grasso soprattutto viscerale.
Il tessuto adiposo va considerato come un organo endocrino con un’elevata attività metabolica. Le sue cellule, adipociti, producono e secernono molteplici proteine, adipochine, che funzionano da veri e propri ormoni, responsabili della regolazione dell’introito e del dispendio energetico e la loro produzione dipende dall’entità degli accumuli adiposi. Infatti, negli individui in buona salute prevale la sintesi di adipochine anti-infiammatorie, come l’adiponectina, mentre negli individui stressati con alterazioni nella distribuzione di massa magra e massa grassa, prevale la sintesi di adipochine pro-infiammatorie come IL-1 o TNF-A tale proposito ricordiamo che stati di ipernutrizione alterano il cross-talk tra sistema immunitario e regolazione del metabolismo con accresciuti livelli sierici di citochine pro-infiammatorie, adipochine e altri markers infiammatori.
L’eccesso di queste molecole nel lungo periodo concorre a determinare quello stato di infiammazione cronica di basso grado che è il denominatore comune non solo di obesità e diabete tipo 2 ma anche di patologie periodontali caratterizzate da processi dismetabolici a carico dell’osso alveolare con degradazione del tessuto connettivo circostante ad opera delle metalloproteinasi della matrice extracellulare che diviene “fonte energetica” per il sistema immunitario iper-attivato. Poiché la sua cronica attivazione richiede energia metabolica oltre il necessario equilibrio fisiologico, questa viene consumata a scapito degli altri organi e apparati che per tale esigenza funzionale vanno incontro ad insulino-resistenza. Infatti, è indispensabile ricordare che il sistema immunitario segue un rigido ritmo circadiano: si attiva di notte quando il cervello e gli altri organi sono al minimo di richiesta energetica.
Pertanto se finora la psiconeuroimmunologia ha permesso di conoscere la stretta relazione tra mente e corpo e perciò tra eventi stressanti e malattie, lo studio attualissimo della cronobiologia del sistema e del suo metabolismo, noto come immunometabolismo, consente di capire l’associazione patogenetica tra malattie sistemiche apparentemente diverse e patologie orali sempre più emergenti.
Relazione presentata al Convegno “Il Chirone” - Roma 2017.
Consigli di lettura
1. Ippoliti F, Canitano N, Businaro R. Stress and obesity as risk factors in cardiovascular diseases: a neuroimmune perspective. J Neuroimmune Pharmacol 2013, 8 (1):212-226.
2. Canitano N, Paci P, Ippoliti F. Emerging Role of the Fat Free Mass Preservation during Weight Loss Therapy through a Novel Advanced Bio-Impedance Device (BIA-ACC). J Obes Weight Loss Ther 2013, 3: (5):1-7.
3. Khosravi R, Ka K, Huang T, Khalili S, Nguyen BH, Nicolau B, Tran SD. Tumor necrosis factor- α and interleukin-6: potential interorgan inflammatory mediators contributing to destructive periodontal disease in obesity or metabolic syndrome. Mediators Inflamm. 2013;728987. doi: 10.1155/2013/728987.
4. Nascimento GG, Leite FR, Correa MB, Horta BL, Peres MA, Demarco FF. Relationship between periodontal disease and obesity: the role of life-course events. Braz Dent J. 2014;25(2):87-9.
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