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A Roma per parlare di piezochirurgia e di tecniche applicative

Mectron Spa

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lun. 7 gennaio 2013

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Sempre più spesso si parla di avanzate tecniche chirurgiche e dei vantaggi che nuovi protocolli o nuove tecnologie possono offrire. Ma forse ci si dimentica che la biologia e l’anatomia sono alla base di qualunque procedura: senza la giusta conoscenza e comprensione di questi due elementi si rischia di eseguire le nostre procedure in modo empirico e non scientificamente orientato.

Per questo motivo credo sia particolarmente lodevole e degno di nota segnalare l’evento che si svolgerà a Roma, presso l’hotel Melia, il 23 febbraio 2013 dal titolo “La conoscenza anatomica per una chirurgia più moderna e sicura”.
Durante questo incontro diversi relatori, noti esperti sull’argomento e storici utilizzatori di queste procedure nei rispettivi campi di pertinenza, porteranno pertanto il loro contributo esperenziale su questo importante e attuale argomento.
Di piezochirurgia sempre più si parla, ma forse non sempre in modo adeguato, anche a causa del fatto che molto spesso i pareri sono poco scientifici e più commerciali o a causa del fatto che le aziende non sono sempre particolarmente disponibili a un onesto confronto.
E allora è giusto parlare di quali vantaggi la piezochirurgia possa offrire nella pratica di ogni giorno, non limitandoci a considerarla una procedura limitata ai grandi interventi o per i grandi operatori. Ma è anche giusto ricordare che non tutto ciò che vibra è definibile come piezochirurgia, e pertanto confidare sull’ottenimento dei risultati descritti in letteratura senza aver a monte verificato con attenzione se il prodotto risponde alle necessarie caratteristiche scientifiche può essere estremamente grave e rischioso.
Aprirà la giornata il prof. Mauro Labanca, che affronterà il tema delle conoscenze anatomiche necessarie ad eseguire una chirurgia odontoiatrica più sicura ed esente da inutili rischi, e poter in tal modo beneficiare dei vantaggi offerti dalle nuove procedure chirurgiche. Valuterà inoltre gli elementi di biologia da tenere in considerazione per meglio comprendere le giuste opportunità offerte dalla chirurgia piezoelettrica, e come distinguere il vero dal falso in questo innovativo, ma non sempre chiaro, nuovo campo della nostra chirurgia.
Seguiranno i dottori Antonello Maria Messina ed Ettore Marini, che forniranno, in virtù della loro esperienza, alcuni utili consigli e suggerimenti per permettere il corretto utilizzo della chirurgia ossea piezoelettrica nella pratica quotidiana e gestire le corrette tecniche rigenerative in chirurgia orale.
Il dottor Rosario Sentineri parlerà poi delle nuove tecniche chirurgiche mininvasive per la gestione delle aree atrofiche, rese possibili grazie all’introduzione di alcuni dispositivi a tal proposito ideati proprio dallo stesso relatore.
Chiuderà la sessione scientifica il dottor Roberto Pistilli, che grazie alla sua grande esperienza di chirurgo maxillofaciale introdurrà le possibili applicazioni della piezochirurgia, non solo in ambito odontoiatrico di routine, ma anche nei casi di atrofie più complesse o di esigenze riabilitative più avanzate.
Al termine delle presentazioni, un utile e apprezzabile workshop consentirà a chi non ha mai avuto modo di verificare in modo diretto e concreto il funzionamento della piezochirurgia – ma ne ha sempre e solo sentito parlare e decantare i benefici – di provare su modelli animali quali reali vantaggi possano esserci nell’esercizio quotidiano dell’odontoiatria.

Scarica il programma del corso e scopri come iscriverti.

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