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Da Dublino: un EAO in calo di partecipanti approda a Roma per un atteso rilancio all’insegna della pratica

Foto: EAO Dublino 2013
Mauro Labanca

Mauro Labanca

ven. 15 novembre 2013

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L’edizione 2013 dell’EAO (European Association for Osseointegration), svoltasi a Dublino dal 17 al 19 ottobre, ha registrato meno partecipanti rispetto alle edizioni passate (ossia 1870, numero inferiore all’edizione del 1920 di Varsavia, ritenuta in assoluto la peggiore).

Oltre alla crisi generale, è l’eccesso di formazione e aggiornamento (troppi corsi e attività con poche novità da comunicare), oltre alla ridondanza d’informazione, a provocare un calo degli iscritti. Da quanto ci riferisce il prof. Maiorana, a seguito di un’analisi statistica svolta sui partecipanti, è emerso che un singolo professionista visita l’EAO mediamente una volta ogni tre anni, il che porta a concludere che alcuni appuntamenti di settore potrebbero avere una frequenza biennale piuttosto che annuale.

Tra le relazioni più apprezzabili, da segnalare di sicuro quella di Isabella Rocchietta, valida figura di spicco, che ha esposto peraltro in un ottimo inglese. Sempre Rocchietta, inoltre, insieme a David Nisand ha realizzato un’apprezzabilissima rivista, Inspired, che vorrà essere uno strumento dinamico e una voce fuori dal coro per affrontare argomenti spesso negletti, quali gli insuccessi o i bias nella letteratura scientifica; insomma qualcosa che al momento mancava nell’esistente panorama editoriale.

Roma sarà la sede del prossimo evento, con chairman Luca Cordaro, e il congresso si svolgerà dal 25 al 27 settembre 2014, per un’edizione che verrà incentrata, almeno stante a quanto dichiarato, più sulle modalità pratiche che teoriche. Il congresso 2014 sarà caratterizzato da workshop e corsi “hands on” e rappresenterà un momento importante per l’Italia, che in qualità di paese ospitante potrà, attraverso quest’edizione, dimostrarsi ancora una volta all’altezza della qualità odontoiatrica che il paese rappresenta nel mondo.
 

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