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Igienisti: primo congresso politico istituzionale congiunto di AIDI e UNID a Roma

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m.boc

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lun. 27 marzo 2017

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Un’espressione ricorrente al primo Congresso politico istituzionale svoltosi su iniziativa congiunta AIDI/UNID a Roma il 24 marzo, nella prestigiosa sede della Biblioteca del Senato, è stata “la prima volta”. Frasetta che lascia intravvedere un passato ormai lontano ma anche un futuro diverso, come dimostra l’essere riusciti a organizzare un incontro comune, moderato da Antonella Abbinante, presidente AIDI, validamente affiancata da Maurizio Luperini, suo omologo UNID.

Obiettivo dichiarato del Congresso che ha visto per la prima volta dialogare insieme i due sodalizi più rappresentativi degli igienisti dentali è “la stesura di un documento in cui verranno definite le scelte che le due Associazioni intraprenderanno nei prossimi anni in abito pubblico e privato […]”. Seguita subito dopo dall’altra grande finalità che si propongono gli igienisti dentali (e altre categorie, odontoiatriche e non, ndr.): ossia “l’approvazione del disegno di legge per il riordino delle professioni sanitarie”. In parole povere, la tanto auspicata (da parte degli igienisti) istituzione dell’Albo professionale.

Istituzione dell’Albo, ossia un punto talmente importante da diventare il primo della lista di una lunga serie di problemi aperti (abusivismo, ruolo pubblico, sistema Ecm, contratto di lavoro) richiamati nell’agenda del Congresso e dalla cui soluzione dipende il cammino più o meno spedito della categoria.

Ma mentre sull’abusivismo professionale (tema molto caldo) più o meno si ritrovano anche altri protagonisti della piramide dentale, sul ruolo pubblico dell’igienista, sul suo riconoscimento in ambito SSN e sulla creazione di un Albo proprio, nessuno nasconde un certo scetticismo. Anche perché, come è stato sottolineato, quando non c’è la volontà politica di fare qualcosa, si dà sempre la colpa “all’Europa che non lo vuole”.

Svoltosi dinanzi a un discreto pubblico, il Congresso non si è affatto risolto in un dialogo a due, tra due interlocutori omogenei incamminati su strade finora diverse anche se parallele. Si è rivelato in realtà un colloquio più che aperto ad altri stakeholders necessari: politici innanzitutto (sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri), i Nas (Ten. col. Erasmo Fontana) impegnati nel contrasto agli abusivi e buoni ultimi, ma certamente i più diretti e importanti, interlocutori professionali quali ANDI e AIO, presenti in prima fila con i loro primi rappresentanti, Gianfranco Prada e Fausto Fiorile.

Entrambi hanno preso la parola, appellandosi sostanzialmente alla collaborazione. Termine da definire per bene, senza magari trasformarlo ad esempio, in un contratto di dipendenza mascherato. È solo uno dei punti nodali nel rapporto tra due categorie consapevoli di “dover collaborare” ma “con juicio”.

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