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Studio di settore dell’Unidi e analisi congiunturale Key-Stone

Tendenza cumulata mercato consumo e attrezzatura.
Roberto Rosso

Roberto Rosso

mer. 21 maggio 2014

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l 24 maggio, in occasione di “Amici di Brugg”, come di consueto l’istituto Key-Stone presenta i risultati dello Studio di Settore Unidi, arricchito dalle analisi congiunturali relative al primo trimestre 2014. I risultati del settore vengono considerati secondo due diverse prospettive, di fatto due differenti mondi, non sempre strettamente dipendenti: quello della “Produzione italiana” e del “Mercato nazionale”.

La “Produzione italiana” in ripresa
Il settore produttivo di dispositivi medici per il dentale continua ad essere particolarmente virtuoso.
L’Italia rappresenta uno dei maggiori poli di fabbricazione – escludendo lo shock del 2009 che ha marcato un decremento importante, immediatamente risolto da un biennio 2010-2011 straordinariamente positivo – ha ripreso la sua crescita che, secondo i primi dati che verranno presentati, appare in buona ripresa.
La buona vocazione all’esportazione e la riduzione dei consumi nazionali si sono quindi compensati, consentendo comunque al comparto un certo margine di crescita, che ha visto un ulteriore miglioramento delle sue performance nel 2013.

Il “Mercato nazionale” con segnali contrastanti
Questo ambito non riguarda la produzione, ma i consumi e gli investimenti di studi odontoiatrici e laboratori odontotecnici.
Dinamiche fortemente differenziate tra consumi e investimenti, i primi – vera variabile dipendente dall’accesso degli italiani alle cure odontoiatriche – non hanno mai avuto un vero e proprio crollo. Nonostante la grave crisi iniziata nel 2009 il mercato è andato in recessione soltanto nel 2012 (tecnicamente per recessione si intendono 2 trimestri consecutivi in negativo), anno nel quale per la prima volta i consumi di dentisti e odontotecnici sono calati in termini di valore. Situazione perdurata fino a fine dello scorso anno, seppur con un progressivo “rallentamento della decrescita” dopo il picco negativo della primavera 2013.

Stando al Panel Key-Stone della ricerca “Sell-out Analysis©”, l’ultimo esercizio ha chiuso a circa -1,5% (un po’ più marcato per i consumi dello studio e poco più favorevole per quelli del laboratorio avvantaggiati dall’uso di prodotti per tecniche CAD/CAM di maggior valore aggiunto). La congiunturale del primo trimestre 2014 vede finalmente un segno positivo con un +1% nel trimestre puntuale e (non si vedeva da 24 mesi) un +0,2% sulla cumulata annuale. In questo indicatore non sono inclusi l’Ortodonzia e l’Implantologia, che hanno dinamiche assai differenti e, stando alle prime proiezioni dello Studio Unidi, il segno pare ancora negativo.
Totalmente diverso, invece, l’andamento del mercato delle attrezzature, il cui acquisto è fortemente correlato al clima di fiducia degli operatori.
Come si può osservare nel grafico riepilogativo  – che mostra l’andamento trimestrale dell’ultimo biennio – il trend negativo proveniva dai periodi precedenti a quelli sotto analisi ed è rimasto tale almeno sino a tutto il primo semestre del 2013. Successivamente si è assistito a una ripresa piuttosto repentina, a partire dalla seconda parte dell’ultimo anno, confermata anche dalla congiunturale del primo trimestre 2014.

Questo ritorno agli investimenti da parte di studi e laboratori, può in parte essere dovuto ad un maggior clima di fiducia, ma è probabilmente molto influenzato dalla mancanza di sostituzione delle attrezzature negli ultimi anni, tecnologie che vanno comunque incontro ad obsolescenza ed il cui rinnovamento non può essere procrastinato a tempo indefinito.
A ciò si aggiunga l’apertura di alcune centinaia di nuovi studi dentistici appartenenti al canale della cosiddetta “Odontoiatria commerciale”, normalmente dotati di tecnologie all’avanguardia.

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